Il nuovo album dei
Limite Acque Sicure è più snello del suo
predecessore, cosa che personalmente non posso che accogliere favorevolmente. Dal punto di vista del contenuto, invece, non si segnalano grandi stravolgimenti.
È un rock progressivo solido, moderno e dal respiro internazionale a caratterizzare l’introduttiva
“Joker”, mentre echi di
PFM e
Banco emergono nelle successive
“Il Racconto Di Juan Della Sua Terra” e
“Natale 1914”.
Se
“Chita” rievoca le Orme di
“Felona E Sorona”,
“…Non Il Bergerac” spicca per l’interpretazione teatrale di
Ambra Bianchi e per l’arrangiamento elaborato e dinamico con tanto di incursioni esotiche, prima di
“Storie Perdute”, traccia grintosa e personale dal taglio epico.
Un buon ritorno, che farà felici i tanti estimatori del prog nostrano più intrigante.
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