Copertina 7,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:46 min.
Etichetta:No Remorse Records

Tracklist

  1. DENIED
  2. THE OATH
  3. DIVINE SMITE
  4. THE FIRST LOSS
  5. THE FINAL RAGE
  6. UPON A BLOODY SHORE
  7. DETECT EVIL
  8. THE CITY OF BRASS
  9. THE HOLY FIRE OF ST. DJEZZAGH
  10. ALTAR OF UKIM'S CONFLAGRATION
  11. THE NINTH LEVEL

Line up

  • Arzab of the Howling Abyss: bass
  • Jacob Lett: drums
  • Corwin Deckard: guitars
  • Tucker Thomasson: vocals, guitars

Voto medio utenti

Siete pronti per una nuova entusiasmante “avventura” (come amano definire le loro uscite discografiche) dei Throne Of Iron?

La band americana, proveniente dall’Indiana, dopo il discreto Adventure One, ci propone, sempre tramite la gloriosa No Remorse Records, il seguito del proprio debutto discografico.
Adventure Two (certo, a dirla tutta, un pò più di creatività nella scelta dei titoli, non guasterebbe), mantiene sostanzialmente inalterate tutte quelle peculiarità stilistiche che avevano caratterizzato il suo predecessore, con qualche opportuna variazione tematica che tende ad inasprire gradevolmente il sound della band.
Siamo difatti sempre al cospetto di un heavy metal a forti tinte epiche, con buone trame melodiche, che però, rispetto al passato, si fa più corposo nella sostanza. Inoltre, iniziano a delinearsi improvvise e gustose accelerazioni ritmiche (vedasi la caleidoscopica The Final Rage, o anche le schizofreniche Upon A Bloody Shore o The Holy Fire Of St. Djezzargh) che rendono il disco quanto mai imprevedibile e, a tal proposito, l’ingresso del nuovo bassista Arzab Of The Howling Abyss, si rivela una scelta quanto mai indovinata, in quanto, conferisce alla musica dei Throne Of Iron, una provvidenziale sferzata di energia e di freschezza compositiva.
Oltre a quanto sopra, rispetto all’esordio, alcuni riffs chitarristici, curati dalla coppia Thucker Thomasson-Corwin Deckard, risultano ispessiti e gli assoli suonano più ficcanti, generando un muro sonoro decisamente più incisivo e intrigante, in linea con le linee vocali che, dal canto loro diventano più feroci, aumentando l’alto tasso di aggressività di cui è pregno l’intero lavoro. Ne sono un fulgido esempio diverse tracce, a partire dalla opener Denied, passando per le ruvide, ma emotivamente tirate, Divine Smite, Detect Evil, The City Of Brass, o ancora, la conclusiva The Ninth Level.
Probabilmente, l’unica pecca di questo valido full-length ma, più in generale, dei Throne Of Iron, risiede in una certa carenza a livello di personalità, specialmente se paragonati a tante altre realtà emergenti all'interno del filone "U.S. Epic", fortemente debitore nei confronti di bands immortali, quali Manilla Road, Omen, Warlord e affini.
Adventure Two, volendo cercare a tutti i costi il classico pelo nell’uovo, è un album che forse risulta eccessivamente schematico e in cui obiettivamente, i Nostri avrebbero potuto mettere un pò più di farina del loro sacco, ma è altresì vero, che si tratta di un disco decisamente bello, a tratti entusiasmante, caparbio, formalmente privo di sbavature e che suona tremendamente bene, segnando un netto passo in avanti rispetto al già valido debutto.

Dunque, a conti fatti, la bilancia, non può che pendere inevitabilmente dalla parte dei pregi!


Recensione a cura di Ettore Familiari

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