I
Dormant Ordeal sono una Death metal band polacca originaria di Cracovia, attiva dall'ormai lontano 2005. Inizialmente concepito come progetto solista da
Radek Kowal il gruppo si è evoluto nel 2008 in una formazione vera e propria.
La discografia dei polacchi comprende tre album in studio:
"It Rains, It Pours" (2013),
"We Had It Coming" (2016) e
"The Grand Scheme of Things" (2021). Il loro quarto LP,
"Tooth and Nail", è previsto per questi giorni di aprile 2025 sotto l'etichetta
Willowtip Records. Questo lavoro segna una nuova fase per la band, essendo il primo senza il batterista fondatore Radek Kowal, sostituito da
Chason Westmoreland, già noto per le sue collaborazioni con
Hate Eternal e
The Faceless.
La band è dunque attualmente composta da
Maciej Proficz alla voce e
Maciej Nieścioruk alla chitarra e al basso, con la collaborazione appunto di
Chason Westmoreland, al momento come turnista.
Scendendo nel dettaglio di ciò che ci preme, ovvero la validità o meno di
"Tooth and Nail" possiamo subito affermare che il prodotto sia sicuramente valido, benché adeguato soltanto a chi abbia ben assimilato il nuovo corso del Death metal. In quanto qui i polacchi ci propongono 47 minuti di musica contraddistinta da dissonanze marcate e da un'attitudine glaciale distaccata, dove non assente – pur in una matrice stilistica di fondo intransigente, vocata alla velocità e ai rallentamenti sonori asfissianti e mastodontici – risulta una dimensione atmosferica mistica e dai tratti lisergici.
Il valore delle capacità tecniche messe in campo dai
Dormant Ordeal è indubbio, così come lo è la cura dei dettagli in fase di produzione – suoni rotondi al punto giusto, nitidi benché non patinati, e con una profondità in grado di conferire una dimensione prospettica alle composizioni – profilando costruzioni dinamiche dense di trame sonore intrecciate con maestria e raffinatezza, pur preservando una linearità generale che rende il complesso sufficientemente intelligibile.
"Tooth and Nail" è un buon album, adeguato a chi gradisce realtà come
Ulcerate, Decapitated, Sulphur Aeon ed
Hate Eternal, apparendo come una sorta di ibridazione tra gli stilemi tipici di tali formazioni.
Forse quel che è assente è quella scintilla in più capace di rendere realmente memorabile il disco… In ogni caso sono molto fiducioso per il futuro dei
Dormant Ordeal.
Recensione a cura di
DiX88
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