ORk - Firehose Of Falsehoods

Copertina 8

Info

Anno di uscita:2025
Durata:50 min.
Etichetta:Kscope

Tracklist

  1. BLAST OF SILENCE
  2. HELLO MOTHER
  3. THE OTHER SIDE
  4. 16000 DAYS
  5. PUTFP
  6. SEVEN ARMS
  7. BEYOND REACH
  8. MASK BECOMES THE FACE
  9. DIVE IN

Line up

  • Lorenzo Esposito Fornasari: vocals, keys
  • Carmelo Pipitone: guitars
  • Colin Edwin: bass
  • Pat Mastelotto: drums
  • John Wesley: guitars

Voto medio utenti

“Firehose Of Falsehoods” è sicuramente l’album degli ORk che, a oggi, ho apprezzato di più. Le tante influenze del collettivo in cui militano l’ex Porcupine Tree Colin Edwin e Pat Mastelotto dei King Crimson ha davvero trovato il giusto equilibrio tra il rock alternativo degli anni Novanta, il progressive alla maniera dei Tool e il gusto per la melodia del compianto Jeff Buckley (“Blast Of Silence”).

Il rifframa di Robert Fripp proiettato nel nuovo millennio fa bella mostra di sé nelle convincenti “Hello Mother” e “16000 Days”, mentre la lezione di “In Absentia” viene ripresa nelle comunque personalissime “The Other Side” e “PUTFP”. Il lato epico del combo emerge in “Beyond Reach” e “Mask Becomes The Face”, e la più disimpegnata “Seven Arms” - che rievoca il precedente “Screamnasium” - controbilancia la lunga e conclusiva “Dive In”, a cavallo tra “Porcelina Of The Vast Oceans” degli Smashing Pumpkins e “Anesthetize” dei sopraccitati Porcupine Tree.

Bravi davvero.

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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