Il nuovo album degli
Oak conferma come sia ancora possibile proporre un rock progressivo eclettico e molto orecchiabile - con il sax che rievoca
King Crimson e Van Der Graaf Generator - senza risultare nostalgici a tutti i costi (
“No Such Thing”).
“London” è ipnotica e spigolosa, e prelude alla malinconica
“Run Into The Sun”, a cavallo tra gli indimenticati
Dark Suns e Tori Amos, impreziosita dai fiumi di Mellotron a opera di
Simen Valldal Johannessen. Sono ancora le tastiere le protagoniste dell’epica e sinistra
“Shimmer”, mentre l’elegante e suggestiva
“Shapeshifter” rievoca i Lunatic Soul di
“Through Shaded Woods”.
Le due tracce conclusive sono anche le più heavy del lotto, con echi dei migliori
Opeth che non smuovono l’equilibrio tutto nordico ricreato dal sempre affascinante combo di Oslo.
E noi che si perde ancora tempo dietro agli inglesi…
Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?
Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?