Copertina 7

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:48 min.

Tracklist

  1. PERFECT WORLD
  2. DRY YOUR TEARS
  3. A DREAM FOR MY MIND
  4. TO LIVE IS TO DIE
  5. BREATHING AGAIN
  6. NIGHTMARE
  7. USELESS SACRIFICE
  8. THE RINGS OF SATURN
  9. THE SILVER SPHERE

Line up

  • Nadir Mutti: bass
  • Gianfranco Francovarius Tosi: drums
  • Fabrizio Treccani: guitars
  • Sandro Vitti: vocals

Voto medio utenti

Più di dieci anni di attività ormai per i nostrani Ice On Fire, band heavy/power metal italiana nata nel 2012, e arivata al meritevole e senz'altro ammirevole traguardo del terzo album, che solitamente è quello che segna il passaggio da gruppo che è riuscito a raggiungere la maturità, e da cui ci si posson aspettare grandi cose, o a contrario da un fuoco di paglia che è rimasto acceso per breve tempo e che ha consumato troppo presto la sua energia. Certo, non prendete mai queste affermazioni per vere o come dei dogmi, in quanto le cose spesso sono più diverse e sfaccettate di come le si dipinge, ma un pizzico di verità comunque vi è sempre nascosto. E tornando agli Ice On Fire, non si può certo dire che i due precedenti lavori fossero acerbi anzi, specie sopratutto per il precedente 'Hands Of Destiny', oramai del 2020 poco prima dello scoppio della pandemia, un ottimo mix di sonorità classiche e di power di matrice statunitense, stile Vicious Rumors, lontanissimo per fortuna da quel tipo di power/cosplay che sembra andare molto pù popolare attualmente.

In questa ottica, 'Nine Shades Of Evil' prosegue il medesimo discorso, presentando nove pezzi dalla durata comunque consistente, in media tra i 5 e i 7 minuti, ma che non hanno mai quela sensazione di pesante o comunque che portano alla noia. Un perfetto esempio è 'To Live Is To Die', che sembra un tributo agli Helloween del periodo post Dark Ride, con un riffing deciso ma che si apre poi in un ritornello all'emblema dell'happy metal. Anche 'Useless Sacrifice' mantiene le stesse coordinate, e dove i cinque si divertono a mantenere i ritmi prima serrati e pesanti, per poi accelerare e giocare continuamente su questa ritmica, sulla quale la voce di Sandro Vitti, cristallina e pulita, entra benissimo e si adatta senza problemi. Buona anche la ballad 'Breathing Again', un filo troppo lunga e che poteva essere messa come un semplice intermezzo, ma che complessivamente non stona, mentre con 'The Rings Of Saturn' si vira più su chorus epici e con un maggiore pathos. Ma senza preoccuparsi, il rifugio per chi ama i pezzi all'insegna della velocità non mancano, come è lì a dimostrare una 'Dry Your Tears'.

Grazie anche ad una produzione cristallina che mette in risalto tutti gli strumenti, 'Nine Shades Of Evil' non scalfisce di un millimetro la qualità musicale degli Ice On Fire, che continuano ad essere un interessante realtà della scena classic metal italiana.

Recensione a cura di Francesco Metelli

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