Sta succedendo quello che temevo sin dalla
recensione del primo album dei
Moonlight Haze: l'attenzione si sposta sempre più SOLO su
Chiara Tricarico, che diventa centro di gravità permanente di una band che ha(aveva) delle velleità artistiche bel al di là delle parti vocali, e che invece si ritrova a fare da sottofondo per le scorribande vocali di Chiara, che è di certo una brava cantante, ma che stanno cercando di vendere come la nuova Simone SImons, e, con rispetto parlando, je piacerebbe! Il fatto che la brava Tricarico sia stata ingaggiata anche dal carrozzone Avantasia non fa che aumentare l'hype verso la sua band, tanto che lo stesso
Sascha Paeth ha messo becco in questo "
Beyond", che perde il titolo in latino, perde la produzione pulita e moderna dei dischi precedenti, e suona tutto uguale, dalla prima all'ultima traccia.
Con mia moglie, giorni fa, cercavamo di decidere dove andare in vacanza quest'anno; alla fine, un po' per motivi economici, un po' per evitare di andare troppo lontano, abbiamo deciso per il Belgio, che è... caruccio, dai, ha tante cose belline da vedere, ma di certo non ti prende a schiaffi in faccia come ha fatto l'Irlanda, la Scozia, la Normandia... Ecco, i Moonlight Haze sono diventati il Belgio del metal italiano: carini, ben fatti, niente da eccepire per carità, ma ecco, se voglio fare davvero WOW mi tocca andare altrove...