Copertina 7

Info

Anno di uscita:2025
Durata:42 min.
Etichetta:CTM ChrisTones Music

Tracklist

  1. I'LL COME RUNNING
  2. STAR RIDER
  3. BREATHLESS
  4. THE HIGHER THEY CLIMB
  5. PULLING THE TRIGGER
  6. WORLD ON FIRE
  7. TOO YOUNG
  8. CAUGHT IN THE MIDDLE
  9. ROCK MY WORLD
  10. IN AND OUTTA LOVE

Line up

  • John 'Jaycee' Cuijpers: vocals
  • Mendy Sneijers: vocals
  • Christian Tolle: guitar
  • Mathias 'Don' Dieth: guitar
  • Tom Baer: bass
  • Tom Wetzels: drums

Voto medio utenti

Non è semplicissimo valutare progetti musicali come quello dei Tiffany Kills, ennesima coalizione eccellente di musicisti, con John ‘Jaicee’ Cuijpers (Praying Mantis, Ayreon, Cooper Inc., …), Christian Tolle (C.T.P., Cooper Inc.) e Mathias ‘Don’ Dieth (Sinner, UDO, Dirkschneider) a fungere da prestigiose figure catalizzatrici dell’attenzione rockofila.
Un interesse in realtà ormai relativo, dal momento che queste soluzioni artistiche sono diventate una consuetudine, almeno quanto le fonti ispirative che alimentano questo “World on fire”.
Ciononostante non mi sento di criticare pesantemente un albo che, anche grazie al contributo di Tom Baer e Tom Wetzels, omaggia in maniera abbastanza efficace il magistero di Rainbow, Dio e Whitesnake, risultando alla fine un ascolto assai piacevole anche per gli estimatori di Vandenberg, Voodoo Circle e Sunstorm.
La voce stentorea e sufficientemente duttile di Cuijpers, in tale contesto, è fatalmente da considerare il classico “valore aggiunto” di una raccolta che inaugura la sua celebrazione del “mito” con una “I'll come running” che mesce senza troppi imbarazzi R.J. Dio, Alcatrazz e Ozzy, seguita da una "Star rider” che aggiunge Van Halen e Accept (quelli più melodici) all’elenco dei monumenti da magnificare in modo piuttosto persuasivo.
Con “Breathless” il clima sonoro diventa avvolgente e affabile, alla maniera di certi Rainbow “americani”, per poi scurirsi e acquisire “peso” in “The higher they climb” e sconfinare nelle ambientazioni da arena ottantiana in “Pulling the trigger” (già apprezzata nel debutto dei Cooper Inc.), non lontana da certe cose dei Bangalore Choir.
World on fire” ritorna a frequentare rocciose cadenze Dio-esche, ed è praticamente impossibile non pensare all’Arcobaleno più famoso del rock durante la fruizione di “Too young” e dell’evocativa “Caught in the middle”, supportate da opportuni innesti tastieristici.
Come “forse” avrete capito, “World on fire” non è un disco che possa definirsi “moderno”, e tuttavia se un gruppo come i The Dead Daisies è riuscito a conquistare un pubblico intergenerazionale, ecco che "Rock my world” e "In and outta love” potrebbero ottenere analoghi risultati, forti di una densa miscela di hard-blues, alimentata da un notevole gusto melodico.
I Tiffany Kills puntano, dunque, sulla competenza e sulla classe con cui rievocano sonorità “immortali”, lasciando ad altri (!) l’onere della “innovazione” … a voi decidere se, nelle convulsioni e nella frammentarietà del mercato discografico attuale, si tratta di una scelta che possa meritare la vostra considerazione.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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