Se la memoria non mi inganna, l'uscita di "Para Siempre" nel 2008 fu testimone dell'unico caso di corruzione e nepotismo mai apparso sul sito di
Metal.it, ma mentre i colpevoli languivano in catene in una triste e buia cella, i
Gypsy Pistoleros hanno continuato a razziare per la sconfinate pianure del Glam & Sleaze, del Punk e del Rock più in senso lato, andando a realizzare una manciata di album. Ora è il momento del nuovo "
Church of the Pistoleros".
Ed è proprio la titletrack a catturare la mia attenzione con il suo trascinante mix di Glam, Flamenco e Punk Rock, meno convincente invece l'approccio modernista della seguente
"Shadow Walker", con il suo incedere pesante e più orientato al Punk, forse un
side effect del passaggio alla
Earache Records (comunque già in essere dal precedente "Duende A Go Go Loco!") e/o della collaborazione con il produttore
Dave Draper (The Wildhearts, Ginger Wildheart, Nickelback, Terrorvision...).
Ad ogni modo su "
Whatever Happened to the Old Town", dopo un avvio introverso ritroviamo parte di quello spirito sbarazzino e ribelle che ricordavo proprio della formazione inglese, che poi esplode sulla riottosa "
Last Train to Nowhere" e inevitabilmente sul loro (ennesimo) rifacimento di "
Livin' La Vida Loca", che altrettanto inevitabilmente riuscirà perlomeno a farvi muovere il piedino.
Si procede con la tutto sommato innocua "
I'm in Love with Myself" ed una "
Last of the Commancheros" che mi fatto venire in mente più Billy Idol che gli Hanoi Rock, tocca quindi a "
Dance Naked in the Rain", brano frontale e con pochi fronzoli, forse ripetitivo a livello di chorus, ma anche una bella prova di forza da parte di
Gypsy Lee Pistolero e dei suoi pards, che poi si piegano alla malinconia e alle melodie della seguente "
Hide Behind a Smile", che però scorre via innocua e senza colpo (dalle Colt dei nostri pistoleri..) ferire, sino al momento della conclusiva "
The Prayer", dove i nostri hanno uno scatto repentino almeno sino a quando non fa capolino quel refrain che cita apertamente "Hymn" degli Ultravox.
Luci e ombre... o meglio:
luces y sombras.. ma "
Church of the Pistolero" è un disco che, sebbene meno esuberanti, vede i
Gypsy Pistoleros riuscire ancora a catturare attenzioni e simpatie.
"Living la vida ... METAL!!!"
Metal.it
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