Tethra - Withered Heart Standing

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2024
Durata:48 min.
Etichetta:Meuse Music Records

Tracklist

  1. LIMINAL
  2. GASLIGHTING
  3. DAYS OF COLD SLEEP
  4. WITHERED HEART STANDING
  5. LIKE WATER
  6. BEHIND THE SCARS
  7. NIGHTTIME SURRENDER
  8. COMMIATO

Line up

  • Clode Tethra: vocals
  • Federico Mont: guitars
  • Gabriele Monti: guitars
  • Salvatore Duca: bass
  • Lorenzo Giudici: drums

Voto medio utenti

Dopo il terzo, convincente, lavoro "Empire of the Void" (tratteggiato con la solita arguzia dal Capo Supremo QUI) riecco i "nostri" Tethra con il quarto disco di una carriera che prosegue da quasi due decadi.
"Withered Heart Standing" (registrato, mixato e masterizzato dalle mani salde di Mattia Stancioiu nella sicurezza dei suoi Elnor Studio) rappresenta un nuovo capitolo ed una ulteriore evoluzione nella proposta sonora dei ragazzi piemontesi.

Il disco tocca temi molto personali come la perdita, il bisogno di solitudine ed i sentimenti di rifiuto, visti in chiave molto intima ed interiore.
E la musica viaggia in parallelo a questa sofferenza, a questo inquietante mal di vivere passando dai connotati più orientati al death metal dei precedenti lavori a sonorità più atmosferiche e melodiche.
Sono da leggersi in tal senso le frequenti clean vocals del sempre bravissimo Clode Tethra (che - ma qui è solo il mio gusto personale - vorrei sentire solamente in growl visto che il suo è uno dei migliori della scena), le parti eteree affidate ad Elisabetta Marchetti ("Days of cold sleep", "Nightime surrender"), gli interludi di pianoforte, le struggenti note del sax di Corrado Bosco ("Like Water") ed in generale tutto il mood malinconico e soffuso dell'intero album.

Naturalmente non mancano i brani in cui l'anima più dura dei Tethra torna a fare la voce grossa ("Liminal" potrebbe trovare tranquillamente spazio in un disco dei miei adorati Insomnium, come anche "Gaslighting"), facendo di "Withered Heart Standing" un disco in grado di soddisfare un'ampia fetta di metalheads.
C'è lo scorrere della vita in tutto l'album, i suoi continui imprevisti, le cadute e le faticose rincorse, in quello che sembra il resoconto di un'intera esistenza attraverso 8 tracce.
Questo non è un disco che permette di restare freddi, di non prendere posizione, di passare oltre distrattamente: c'è carne, sangue, sudore ed un intero campionario di emozioni umane; ed il fatto che la band che lo ha composto sia italiana dovrebbe offrire più di uno spunto di riflessione agli esterofili "a tutti i costi".

Tethra - "Liminal"

Recensione a cura di Alessandro Zaina

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