Sempre immersi nelle profondità e nel suono ossessivo e rindonante dello stoner/psychedelic doom, tornano a tre anni di distanza dal loro ultimo album gli svedesi Gaupa che, con una lineup rinnovata con l'abbandono del chitarrista Daniel Nygren lo scorso anno e l'entrata in campo di David Zol Rosberg (anche qui ironico come il titolo dell'album, tradotto, significhi quattro, inteso sia come membri dell'attuale lineup, che come pubblicazioni attuali). Cambiano quindi dei particolari, per non cambiarne però altri, come lo stile che ha sempre rappresentato i Gaupa, e che non accenna a diversificarsi, il che non va inteso necessariamente come un male. Dopo il primo live album del gruppo, uscito nel 2023, la voglia di nuovo materiale era talmente tanta che i lavori sono iniziati praticamente subito, ed ecco come è nato 'Fyr', questo nuovo EP, rilasciato sempre su Nuclear Blast Records.

Accompagnato da una copertina meravigliosamente ipnotica, di quelle da studiare per ore e ore cercando di coglierne tutti i dettagli, anche la musica di questo EP non è da meno. 'Elastic Sleep' è una bellissima suite che, grazie alla voce dalle molteplici sfumature di Emma Näslund, riesce a tessere tantissimi percorsi, sali e scendi che accompagnano dolcemente l'ascoltatore in un vortice dove parti più pesanti e altre dove la componente doom prende il comando, lasciandolo in una sensazione di ordinato caos, dove alla fine del pezzo ci si va a chiedere 'già è finito?'. 'Lion's Thorn' non è da meno, grazie ad una prestazione alla batteria di Jimmy Hurtig magnetica, oltre all'aggiunta di parti dal gusto orientale, di un mondo lontano, mentre con 'Ten Of Twelve' si torna su binari molto più prevedibili, per quanto questo termine debba essere preso in maniera moto generale.

Nulla mi toglie dalla mente che con il tempo adatto i Gaupa possano fare il botto, e regalarci un album dalle potenzialità davvero alte. Ed effettivamente se la qualità rimanesse quella di 'Fyr', non sarebbe neanche da essere sorpresi. Fino a quel momento, apprezziamo questo ottimo EP, e auguriamo il meglio a questi svedesi.