Green Carnation - A Dark Poem Part I: The Shores Of Melancholia

Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:43 min.
Etichetta:Season of Mist

Tracklist

  1. AS SILENCE TOOK YOU
  2. IN YOUR PARADISE
  3. ME MY ENEMY
  4. THE SLAVE THAT YOU ARE
  5. THE SHORES OF MELANCHOLIA
  6. TOO CLOSE TO THE FLAME

Line up

  • Kjetil Nordhus: lead vocals, backing vocals
  • Stein Roger Sordal: bass, rhythm guitars, lead guitars, keyboards
  • Bjørn Harstad: lead guitars, effects
  • Endre Kirkesola: keyboards, synthesizers, organs, effects
  • Jonathan Alejandro Perez: drums
  • Ingrid Ose: flute (2,3)
  • Grutle Kjellson: harsh vocals (4)
  • Henning Seldal: percussion

Voto medio utenti

Il nuovo album dei Green Carnation esce a cinque anni di distanza dall’interlocutorio “Leaves Of Yesteryear”, ed è il primo di una trilogia incentrata sulla breve e a sua volta tripartita poesia “Ophélie” del francese Arthur Rimbaud.

I 43 minuti del full-length convincono per il mix eterogeneo di influenze che ben si sposano con le atmosfere “malinconiche” evocate dal testo di cui sopra. L’introduttiva “As Silence Took You” è pesante nel senso sabbathiano del termine, ma evolve velocemente verso lidi melodici e progressivi. “In Your Paradise” spicca per i tratti gotici e per i sintetizzatori di memoria ayreoniana, in contrasto con la successiva “Me, My Enemy”, ipnotica e pinkfloydiana.

L’inaspettato episodio black metal "The Slave That You Are" (con il cameo di Grutle Kjellson degli Enslaved) sfocia nell’epica titletrack, prima della lunga e conclusiva “Too Close To The Flame”, caratterizzata da belle sonorità thrash ma da un finale un po’ sbrigativo.

Ora speriamo solo che non debbano passare altri cinque anni per ascoltare il secondo capitolo di questa intrigante e ambiziosa saga…

Recensione a cura di Gabriele Marangoni

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