Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2025
Durata:49 min.
Etichetta:Spv/Steamhammer

Tracklist

  1. A NEW WORLD RISING
  2. INNOVATION
  3. AGAINST THE MACHINE
  4. FREEDOM
  5. WE'LL FIND A WAY
  6. CROSS THE LINE
  7. NEXT GENERATION
  8. FIRE IN YOUR EYES
  9. LEAVE BEHIND
  10. PARADIGM CHANGE
  11. FEAR OUT OF TIME
  12. BEHIND THE SHIELD OF MISERY
  13. STRAIGHT TO HELL '25

Line up

  • Peter "Peavy" Wagner: vocals, bass
  • Vassilios "Lucky" Maniatopoulos: drums
  • Jean Bormann: guitars

Voto medio utenti

Il nuovo album dei Rage è un lavoro discreto, la loro capacità di unire riff potenti a melodie catchy e chorus cantabili non è venuta meno, e questo è già un buon segno considerando le frequenti uscite del gruppo (siamo al 27° album se non erro!)

Il "problema" è un altro ed è di lunga data per quanto mi riguarda...le vocals di Peavy Wagner.
Se i Rage avessero avuto un cantante degno di questo nome sarebbero stati un gruppo perfetto, invece Peavy proprio non ce la fa ne' nelle linee vocali semplici ne' in quelle che richiedono più sforzo.
Ciò premesso non condivido alcune recensioni che hanno affossato il lavoro, beninteso non siamo davanti ad un capolavoro ma una manciata di buone canzoni ci sono soprattutto il primo lotto con brani che ti fanno pure muovere il proverbiale piedino con riff potenti e veloci, mentre la seconda parte ci offre alcune composizioni obiettivamente imbarazzanti ("Fire In Your Eyes ", "Leave Behind") .

Nel mezzo abbiamo pezzi discreti quali ad esempio la cadenzata "Paradign Change" che gioca su un bel riff iniziale e la potente "Beyond The Shield Of Misery" che si accompagnano ad altri abbastanza anonimi.

La produzione è potente e c'è indubbiamente un gran lavoro a livello chitarristico nonchè ritmico, ma purtroppo spesso il tutto gira un pò a vuoto; A New World Rising è un brutto album?

No per niente, tuttavia, a mio modesto parere, i Rage dovrebbero centellinare un pò di più le uscite, non serve inflazionare il mercato...e magari prendersi più tempo per affinare il songwriting.

Recensione a cura di Marco ’Metalfreak’ Pezza

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