Copertina 8

Info

Genere:Black Metal
Anno di uscita:2025
Durata:36 min.
Etichetta:Indipendent

Tracklist

  1. SILêNCIO
  2. ENCONTRO
  3. EQUILíBRIO
  4. ETERNO

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È da qualche anno che seguo con interesse i risvolti della scena portoghese che, pur se non sempre esaltanti, sembra sia diventata una terra molto prolifica per l'Estremo e, in particolar modo, per quanto riguarda le declinazioni raw del black metal, sulla scia delle primissime releases scandinave degli anni '90, soprattutto quelle della scuola norvegese, con tanto di circoli esoterici, proprio come ai gloriosi vecchi tempi.
Mi vengono a mente il cosiddetto Black Circle con formazioni come Mons Veneris, Decrepitude, Irae, Rainha Cólera e Vetala; o il più interessante Clandestine Aldebaran Circle che annovera nomi come Ginnungagap, Degredo, Espírito Aldebaran, Lycanthropic Winter Moon, Mallitiae, Nox Insultum, Ordem Satânica, Stagnat, Trono Além Morte e Voëmmr... Inutile specificare che l'ispirazione principale provenga dall'Inner Circle e dalle Les Légions Noires.
Sicuramente, anche se siamo fuori tempo massimo, vale ancora la pena spendere parole positive per chi tutt'oggi continui a far vivere la vera arte oscura, al di là delle miriadi di contaminazioni che poco hanno a che vedere con i suoi dettami principali.
È dunque il caso che vi ascoltiate il secondo lungo dei Consummatio – progetto di cui, in piena tradizione misantropica, si conosce poco o niente – rilasciato in autonomia proprio in questa fine di settembre 2025: "Circulus".

La matrice di riferimento dei Consummatio è, innegabilmente e volutamente, il Conte norvegese, in particolar modo viene a mente quello dei primi tre LP; a cui possiamo aggiungere alcune linee melodiche provenienti dalla Svezia. Tuttavia, non si tratta di un semplice copia e incolla, ma di una rievocazione – quasi un'opera mitopoietica – di una spiritualità indomita mai realmente sopita.
36 minuti dove si viene immersi in un paesaggio desolato ed oscuro, in atmosfere rarefatte – contenenti molteplici campionamenti – avvolte da una bruma obliante che di tanto in tanto viene squarciata da moti circolari provenienti da una dimensione cosmica – "altra" – tanto affascinante quanto letale.
Il pathos è palpabile, fluisce spontaneo da ogni singola nota di "Circulus"… L'odio gelido ed estraniante si amalgama con un amore che fluttua nei torrenti esistenziali della disperazione e della nostalgia epica.

Quattro tracce nere, sporche, malvagie, struggenti ed ispirate, dove ogni accordo ha un suo motivo di esistere. Un atto di devozione totale alla Sacra Fiamma Nera.

Recensione a cura di James Curzi

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