Copertina 7

Info

Genere:Gothic / Dark
Anno di uscita:2025
Durata:29 min.
Etichetta:Noble Demon

Tracklist

  1. INCEPTION
  2. MURDER
  3. FORTRESS
  4. INTO THE LIGHT
  5. RIVAL
  6. INVITATION
  7. DREAM
  8. PERENNIAL
  9. MOTHER EARTH

Line up

  • Tuomas Saukkonen: vocals (harsh), guitars, bass, drums
  • Mikko Heikkilä: vocals (clean)

Voto medio utenti

"Chiunque l'aurea via di mezzo
predilige, al sicuro sta lontano dallo squallore
di un tetto diroccato, sta lontano, sobrio,
da una reggia invidiabile.
"
Orazio

L'aurea mediocritas cui allude Orazio (che significa "dorata moderazione" o "via di mezzo preziosa") non ha l'accezione negativa che l'italiano attribuisce alla parola "mediocrità"; al contrario indica un ideale di vita basato sull'equilibrio, evitando gli eccessi sia in positivo che in negativo per raggiungere un senso di felicità e serenità. Questo concetto filosofico suggerisce di non eccedere né nel desiderare troppo né nell'accontentarsi del troppo poco, ma di trovare un giusto mezzo virtuoso.

Dopo 20 anni di carriera, 4 dischi, un EP ed una solida base di fan (cui senz'altro appartengo) posso dire che - anche dopo svariati ascolti di "Affliction Vortex" quarto lavoro sulla lunga distanza sempre grazie alla tedesca Noble Demon - la creatura di Tuomas Saukkonen Dawn of Solace è perfetta incarnazione della locuzione latina citata sopra.
E proprio l'equilibrio, l'assenza di eccessi, il giusto mezzo è quanto traspare (come sempre) dai 39 minuti del disco: il mix di malinconia nordica, intensità ed oscurità a cui il talentuoso chitarrista-bassista-batterista-cantante di Before the Dawn e Wolfheart ed il cantante Mikko Heikkilä ci hanno abituati sin dal debut "The Darkness".
Parti vocali clean evocative e struggenti si intrecciano a robuste (finalmente) dosi di growl, il solito lavoro eccellente di Saukkonen alle chitarre supportato dall'ottimo Saku Moilanen alle tastiere disegna oscurità, melodia e malinconia: il solito, inappuntabile, formalmente ineccepibile disco dei Dawn of Solace.

Quello che mi manca - ed ho finalmente messo a fuoco, manca dall'incredibile "Waves" (picco assoluto della band) - sono quei 2/3 brani capaci di imprimersi a fuoco nel cervello già al primo ascolto (come fecero "Lead Wings" ed "Ashes" per restare al disco del 2020) e trascinare fuori dalla "mediocrità dorata" il resto di "Affliction Vortex".
Che è e resta un buonissimo lavoro per i neofiti della band ma lascia tiepidi gli affezionati della prima ora.

Dawn of Solace - "Murder"



Recensione a cura di Alessandro Zaina

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