Copertina 8

Info

Anno di uscita:2025
Durata:45 min.
Etichetta:3DOT Recordings

Tracklist

  1. EMBARK
  2. LOVE WEAPON
  3. STARGOD
  4. THIRD SHOT
  5. EXPLOSIVE
  6. DREAM PROTOCOL '88
  7. BENEATH THE LIGHTS
  8. DEPRESSED MODE
  9. VICENNIUM
  10. ARRIVAL

Line up

  • Brett Boland: vocals
  • Daniel Schwartz: bass
  • Casey Aylward: guitars

Voto medio utenti

Se il termine “dream thrash” vi fa pensare a riff serrati e atmosfere oniriche, beh "Stargod" degli Astronoid risulta a dir poco fuorviante: il thrash è del tutto assente, ma il sogno è ovunque. Il quarto album del trio di Boston è una virata decisa verso un synth rock da arena, dove le tastiere esplodono in aperture bombastiche e la malinconia si insinua sotto una superficie apparentemente luminosa.

La band, guidata dalla voce limpida e accattivante di Brett Boland, costruisce un universo sonoro che ricorda i norvegesi Keldian, ma in una versione più pop-oriented e meno power metal. Le atmosfere sono eteree, quasi mistiche, e ogni brano sembra voler trasmettere positività — salvo poi rivelare una sottile vena malinconica che permea l’intero disco. È un contrasto affascinante, che dona profondità emotiva a pezzi come “Embark” e “The Stargod”, dove la produzione stellare (in tutti i sensi) esalta ogni sfumatura.



La scelta di abbandonare in parte le radici post-metal/shoegaze di "Air" e "Radiant Bloom" per abbracciare una scrittura più accessibile e melodica è deliberata e riuscita in pieno e paga fin dal principio; i brani sono costruiti con cura, le strutture progressive si intrecciano con linee vocali immediate e la band sembra divertirsi nel plasmare un sound che guarda agli anni ’80 senza scadere nel revival sterile.

"Stargod" è un disco che può disorientare chi si aspettava aggressività, qui del tutto assente in primis dall'approccio vocale, ma conquista chi cerca emozione, atmosfera e una produzione impeccabile. Non è un capolavoro rivoluzionario, ma è un’opera sincera, personale e ben realizzata. Un ascolto consigliato a chi rimpiange il vibe cosmico e malinconico degli anni ’80, ma con un tocco moderno e sognante.

Recensione a cura di Gianluca 'Graz' Grazioli

Ultime opinioni dei lettori

Non è ancora stata scritta un'opinione per quest'album! Vuoi essere il primo?

Ultimi commenti dei lettori

Non è ancora stato scritto nessun commento per quest'album! Vuoi essere il primo?
Queste informazioni possono essere state inserite da utenti in maniera non controllata. Lo staff di Metal.it non si assume alcuna responsabilità riguardante la loro validità o correttezza.