Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2025
Durata:61 min.
Etichetta:Small Stone Records

Tracklist

  1. THE FAUN'S RHYME
  2. GAS GIANT
  3. LA CACCIATA
  4. TEMPORAL MUTANT
  5. U.S.L.
  6. SO SAYETH THE MOUTH OF THE VOID
  7. THE FITZ (BONUS TRACK – CD / DIGITAL ONLY)
  8. QUEEN OF SUMATRA (BONUS TRACK – CD / DIGITAL ONLY)

Line up

  • Mike Alonso: drums
  • Kevin Roberts: guitars
  • Ross Westerbur: bass, vocals

Voto medio utenti

Mi rendo perfettamente conto che si è trattato di un atteggiamento poco “professionale”, ma mi sono avvicinato al lavoro dei Winds of Neptune grazie alla t-shirt dei Tempest ostentata da uno (credo si tratti di Kevin Roberts) dei membri del suddetto trio americano nelle foto promozionali a supporto di questo loro albo eponimo.
Ovviamente nella scelta ha contato anche la descrizione del genere musicale propugnato e tuttavia nel mare magnum dei frequentatori dell’heavy-psych, anche piccoli e fatui dettagli come quello citato hanno finito per indirizzare le preferenze d’ascolto.
“Convinto” che chi decide di indossare la maglietta di un gruppo fenomenale e non troppo à la page come quello fondato dagli ex-Colosseum Jon Hiseman e Mark Clarke (ma ricordiamo anche il contributo di un “certo” Allan Holdsworth e di Ollie Halsall) non potesse “fallire”, in un ambito espressivo in cui la cultura specifica è importante per alimentare la necessaria ispirazione, ho subito dopo appreso che in realtà la band di Detroit può vantare anche curricula di spessore, che comprendono, tra gli altri, Flogging Molly (Alonso), The Meatmen (Roberts) e 500 Ft. of Pipe (Westerbur).
Esperienze abbastanza variegate e che hanno visto i nostri anche impegnati in collaborazioni “incrociate” (Kevin e Ross nei Bluesong, Kevin e Mike nel progetto thrash metal Mykronian, e Ross e Mike negli Aquarius Void) a testimonianza di un legame artistico solido e non “improvvisato”.
Alla prova dei fatti, suggestioni superficiali e incentivanti vicende professionali s’impastano e si concretizzano in un sound fatalmente debitore nei confronti di Black Sabbath, Bloodrock, Foghat, Budgie e Captain Beyond, e in cui non mancano suggestioni più “moderne”, intendendo con tale termine forme di rielaborazione dei precetti dei suddetti maestri del rock “duro e allucinogeno” (grunge, stoner).
L’inizio è folgorante: “The faun's rhyme” ha la forza tellurica dei Grand Funk e di certi Bang, ma potrebbe piacere anche agli estimatori di Jack White, “Gas giant” rotola nei sensi con il suo misto tra Sabs e Hendrix e “La cacciata” chiude il lato A del disco coagulando le varie influenze in un’acida e pulsante jam dagli effetti emotivi assai “impressionanti”.
Temporal mutant” sembra quasi una propaggine del brano precedente, ma aggiunge un pizzico di maggiore pressione ritmica e propensione “cosmica” all’impasto sonico, e con “U.S.L.” la band accentua l’urgenza melodica della sua proposta, in un frammento di puro hard-rock blues dai contorni visionari e magnetici.
So sayeth the mouth of the void” chiude la versione in vinile dell’opera sconfinando in territori space / stoner-osi e ambientazione simile la ritroviamo pure nelle spire concentriche e nelle voci “aliene” di “The fitz”, una delle le due bonus track riservate alla variante in Cd e in digitale di “Winds of Neptune”, mentre nell’altra, intitolata “Queen of Sumatra”, affiora nuovamente un approccio più “classico” alla materia.
Chi vive il rock n’ roll come un’esperienza straniante, catartica e ipnotica non dovrebbe proprio mancare il contatto con i Winds of Neptune, un gruppo, fin dalle scelte “estetiche”, non banale e meritevole di considerazione.
Recensione a cura di Marco Aimasso

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