Anno Domini 1989: sulle ali dell'apprezzamento generale, i Candlemass danno alle stampe il loro quarto lavoro, "Tales Of Creation", entrando con questo disco a far parte del catalogo "Music For Nations" e riuscendo finalmente ad avere una produzione degna di questo nome. Purtroppo questo è il disco che chiude il periodo Marcolin anche se, come ormai tutti saprete, la band svedese si è da poco riunita nella line up originale ed è oramai prossima ad intraprendere un tour che vedrà i Candlemass presenti su palchi di gran prestigio, primo fra tutti quello del "Wacken Open Air" della prossima estate. Il sound del gruppo si fa in questo lavoro più variegato, includendo anche elementi maggiormente aggressivi e veloci, anche se è innegabile che "Tales Of Creation", seppur di pochissimo, sia da porre in posizione inferiore rispetto ai tre capolavori che lo avevano preceduto. Sempre di masterpiece si parla, s’intende, ed immortali brani come "Dark Reflections", "Under The Oak", nuova versione del classico presente nel debutto, "Through The Infinite Halls Of Death" e l'originale strumentale "Into The Unfathomed Tower" sono comunque restati nel cuore di numerosi fan. Ovviamente la Powerline ha riservato a questo lavoro lo stesso trattamento di "Nightfall" e "Ancient Dreams", provvedendo al solito impeccabile package, ad un remasterizzazione cristallina ed al solito bonus cd che, in questa occasione, risulta più interessante che mai. Qui sono contenute infatti le tracce demo dei Nemesis, primissima incarnazione dei Candlemass, con alla voce addirittura il leader e bassista Leif Edling. Sentire brani come "Under The Oak" intonate dalla insicura e scolastica ugola di Leif fa certamente sorridere, ma risulta anche di estremo interesse per ogni fan della band. Da segnalare anche la presenza del video di “Dark Reflections”, ripreso durante il concerto, svoltosi nel 1990 a Stoccolma, che successivamente sarebbe stato stampato in tutta la sua interezza donando al pubblico il primo vero disco live dei Candlemass. Anche in questo caso non posso esimermi dall'esortare all'acquisto di questo fondamentale album, epico, progressivo e tenebroso come solo un'illusione morente può essere.