Copertina 7,5

Info

Anno di uscita:2002
Durata:58 min.
Etichetta:DVS Records
Distribuzione:Frontiers

Tracklist

  1. NEW WORLD OBSCURE
  2. EMBRACED IN BLACK
  3. AMONG MORTALS
  4. TRUTH ON SCAFFOLD
  5. IBEN
  6. DUALISM
  7. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI
  8. RAVENOUS UNLEASHED
  9. BEHIND CLOSED EYES
  10. CARDINAL VII
  11. IBEN pt.2

Line up

Non disponibile

Voto medio utenti

Questo platter dei norvegesi Ashes To Ashes mi ha lasciato abbastanza spiazzato…se ad un primo acchito l’album non mi ha comunicato molto, ad un ascolto più approfondito devo ammettere che sono caduto profondamente in un clamoroso e grossissimo fallo: quest’album è molto bello e devo dire che l’idea di come questo combo nord europeo concepisce la musica è veramente pregevole…Metal a fortissime tinte Gotico, ma anche Doom e Prog…maledettamente horror/vampiric oriented! Ora mi spiego meglio: musicalmente parlando, la concezione base è puramente Metal, con le chitarre in primo piano, a tessere partiture molto, molto vicine al Doom ed al Prog; la voce è tremendamente oscura, ma capace di alternare parti rocciose e grintose, a parti di cantato in puro dark wave style…emblematiche in questo senso sono la fantastiche ‘Behind Closed Eyes’, ricolma di killer goth groove e la title track song ‘Cardinal VII’, ove il modo di cantare del singer Kennet Brastad mi ha ricordato, quello del grande Dan Swano e dei suoi Nighingale. L’atmosfera che si respira un po’ per tutto l’album è di derivazione, passatemi il termine, “armageddoniana”, dovuta all’ottimo utilizzo delle tastiere (ma anche della viola e di altri strumenti classici), che creano ambientazioni ora lugubri ed agghiaccianti, vampiriche, ora rilassanti e sognanti: si passa così da un pianoforte delicato ed etereo, come in ‘Iben’, o nella splendida, lunghissima (13 minuti e 20!) ed avvolgente ‘Sic Transit Gloria Mundi’, a suoni più malati e claustrofobici che bene o male pregnano tutto il lavoro. La sorpresa, comunque, rimangono gli inserti di quando in quando di canti gregoriani, che come in ‘Embraced In Black’, contribuiscono ad aumentare la sacralità delle songs e la vena sinfonica del combo, che crea una cornice esaltante al lavoro…un platter complesso, quindi, profondo, ottimante arrangiato, risplendente di luce nera, adatto per tutte quelle creature che nella solitudine e nella bellezza della notte si ritrovano a piangere sulla tristezza dell’essere, ma che allo stesso tempo non disdegnano di innalzare i pugni al cielo e di guardare al domani. Ashes To Ashes, una lieta sorpresa da non dimenticare nel calderone delle miriadi di bands fotocopie l’una delle altre…chi ha qualcosa da dire e riesce a dirlo tramite una musica del genere va sicuramente premiato…’Cardinal VII’ arriva in fondo, ferendo all’interno…
Recensione a cura di Massimo 'Whora' Pirazzoli

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