Il problema del recensire i Sampler delle etichette come questo, è che comprendendo la maggior parte del roster di una label, per forza di cose hanno una qualità altalenante. Su un totale di ben sedici tracce però in questo caso si mantiene piuttosto alta e le cadute di stile sono davvero poche. Ci sono perle di hard rock cristallino come le canzoni dello Hughes Turner Project e Rondinelli, estratte rispettivamente da "Live In Tokyo" e dal forthcoming album del celebre batterista "Our Cross-Our Sins (che si preannuncia già un successone). Sicuramente le prime due tracce sono fra le migliori del lotto e molto valide sono anche le proposte di Biloxi e Xyz (con un punto in più a favore degli Xyz) a cavallo fra A.O.R. e class metal bello tosto. Dopo questo efficace quartetto ritroviamo il vecchio lupo di mare Hirsh Gardner, alle prese con "Wasteland For Broken Hearts" , la canzone migliore (o meno peggiore come preferite!) del suo mediocre disco solista ed è la prima caduta di tono. Street Talk e Radioactive propongono un hard rock molto vellutato sulla scia di mostri sacri british come Ten e Dare. Si fa ritorno su territori più metallosi con gli Ignition (corposa la loro "Fire With Fire) e soprattutto con gli Eternal Flame, che ci regalano una grintosa "King Of The King", colma di riffoni d'acciaio e batteria sostenuta. Da annoverare fra i promossi, insieme ai seguenti Affair, la loro "No Substitute" è uno dei pezzi più intriganti, complice il bel solo di chitarra in puro stile hard. Nel limbo vanno annoverati Loud And Clear (abbastanza incolore la loro "Tell Me Why"), e a fargli buona compagnia ci pensano i Chalice di "Leave You Tonight", tra l'altro due canzoni che hanno come titolo forse due fra i più abusati titoli del rock!
Si ritorna su ottimi livelli con i Token e J.K. Northrup, preziosa la gemma "Shine On" e bella la prova di Northrup, dotato di una voce sporca che può ricordare uno screamer di razza come Jeff Scott Soto, ma con molti litri di whisky sulle corde vocali in più... Mikael Erlandsson e Crystal Blue chiudono l'ottavo volume di Mtm Music, e lo fanno in maniera più che convincente, il primo con la ruffiana "Excuse Me Baby", in odore di A.O.R, i secondi con "Someone", introdotta da un bell'organo hammond in puro stile seventies.
La qualità della proposta dell'etichetta tedesca è risaputa, e questo sampler non fa che confermare il valore dei propri artisti. L'utilità di queste operazioni sta anche nel fatto che l'eventuale ascoltatore può soppesare (in minima parte ovviamente) le prossime uscite ed appuntarsi quelle più appetibili. A riguardo sul "mio personalissimo cartellino" (Nd Rino Tommasi) si segnalano Hughes Turner Project e Rondinelli come già detto, Xyz, Eternal Flame e Ignition. Lunga vita all'hard rock ed alla sua progenie!
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