Di questo album, uscito appena un anno è mezzo fa, si è già detto tutto ed il contrario di tutto. E' indubbio che, con il passare degli anni, i Nevermore degli ex Sanctuary Warrel Dane e Jim Sheppard abbiano saputo ritagliarsi una fetta di pubblico magari non estremamente numeroso, ma fedele sino alla morte. "Enemies Of Reality" conferma il cammino intrapreso con il precedente "Dead Heart In A Dead World", dove un riffing brutale e ad elevato tasso tecnico contrastava con la carismatica performance del biondocrinito singer, fautore di uno stile molto riconoscibile e praticamente inimitabile ed impegnato a dare un senso melodico all'insieme grazie anche a ritornelli immediatamente memorizzabili come quello della title track. Un disco da possedere soprattutto per gli amanti del metal più cerebrale e schizofrenico, che come unico punto debole lamentava una produzione insoddisfacente e confusa, pecca eliminata in questa nuova edizione dove i nove brani sono stati rimissati e remasterizzati da sua maestà Andy Sneap. Ancora una volta il producer inglese ha compiuto iun vero e proprio miracolo, pompando e schiarendo le frequenze medio basse, e donando ampio respiro ad ogni strumento, eccezion fatta per i tom della batteria, che probabilmente hanno pagato lo scotto di una sessione di riprese poco curata. Completano l'opera ben tre video, "Enemies Of Reality", "I, Voyager" e la versione live in Wacken della title track, che rendono ancor più appetibile quest'edizione. Una mossa bassa per i fan della band che avevano acquistato il disco nell'estate del 2003, e che oggi si ritrovano in mano con un prodotto scadente dal punto di vista sonoro.
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