Sette anni. Tanto è il tempo passato tra la formazione degli Ulcerate e l'uscita del loro debut album. In questo lasso di tempo i nostri prodi abitanti della Nuova Zelanda sono riusciti a produrre un solo demo ep a nome "The Coming of Genocide", prima di essere presi in mezzo tra defezioni di componenti decisi a concentrarsi esclusivamente sui loro progetti jazz e decisioni di rivedere ed affinare il proprio sound in attesa di tempi migliori. A quanto pare tali tempi sono arrivati, e così questi illustri sconosciuti (al di fuori della dei confini natii, sembra che in patria siano piuttosto famosi nell'ambito estremo) possono proporsi al grande pubblico mondiale con un "Of Fracture and Failure" nuovo di zecca. Come forse qualcuno avrà già intuito, il genere proposto è un sano e tiratissimo death (ultra)tecnico sulla scia di bands quali ad esempio Cryptopsy, con diversi rimandi ai Meshuggah, specialmente in alcuni riffs. Merito soprattutto di una sezione ritmica quanto mai intricata e impreziosita da un drumming al limite del sovrumano per velocità nelle parti grind e negli stop'n'go, senza mai perdere di potenza e precisione. Gli Ulcerate sfornano tre quarti d'ora di musica ovviamente difficile da assimilare tutto d'un fiato, e forse andrebbero presi a piccole dosi per poter essere apprezzati al meglio, ma per i fanatici del genere si tratta sicuramente di un disco da tenere d'occhio e da segnare per eventuali ascolti ed acquisti futuri. Augh!
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