Non furono pochi quelli che sul finire del 2004 rimasero soddisfatti dal ritorno sulle scene dei Megadeth, gruppo che non ha bisogno di presentazioni, e che con “The System Has Failed” riuscì a dare discreto spolvero alla propria fama.
A quasi tre anni di distanza la creatura di Mustaine, forte di James Lomenzo al basso, si presenta nuovamente alle nostre orecchie con “United Abominations”, album che fin dal titolo indica l’intenzione di voler seguire le tematiche strettamente legate all’attualità post 11 settembre 2001 inaugurate dal suo predecessore.
Le argomentazioni del reverendo in merito all’andamento del globo, però, sono musicalmente espresse in maniera meno incisiva rispetto a quanto fatto nel recente passato.
Infatti, se con “The System Has Failed” ci trovammo davanti un album di discreta qualità che lasciava intravedere buoni margini di miglioramento futuri, in merito a “United Abominations” si può parlare tranquillamente di disco al limite dell’accettabile.
La motivazione di ciò è semplice: il livello medio dei brani si avvicina alla sufficienza senza mai raggiungerla. I pezzi si perdono in riff e ritornelli monotoni, per non parlare della componente solista, che in certi frangenti è quasi imbarazzante, giustificando la nostalgia dei fan nei confronti di Poland e Friedman.
Ciò che affossa senza appello il disco, tuttavia, è la mancanza di qualche picco qualitativo che spezzi la mancanza d'originalità e stimoli, in una parola la noia, che il pubblico subisce per 48 minuti.
Quasi a fornire la prova tangibile di un livello d’ispirazione ai minimi termini, la band ha avuto la malsana idea di ripescare da “Youthanasia” la semi – ballata “A tout le monde” e rivisitarla con l’inutile partecipazione di Cristina Scabbia e lo scempio quasi totale dell’assolo originariamente concepito da Marty Friedman.
Non fa piacere ammetterlo, ma i dubbi in merito alla genuinità delle composizioni presenti in " The System Has Failed", che i più maliziosi attribuiscono ad un fortunato ripescaggio del rosso nel rigoglioso passato dei Megadeth, trovano piena conferma in questa uscita, da cui era lecito aspettarsi molto di più.
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