La classe non è acqua, e quando i maestri nella NWOBHM si mettono a fare sul serio, ce n’è per pochi. Così, Bill Byford e soci sono tornati, più in forma che mai, con questo “The Inner Sanctum”. Il disco suona decisamente più vicino alle ultime releases (“Metalhead” o “Lionheart”, per citarne un paio), e la produzione è di tutto rispetto, ma qui dentro si possono trovare tutti gli stilemi che hanno reso famosa, forse meno del meritato, una band dalla storia così gloriosa. Brani come “State of Grace”, “Let me feel your Power”, “I’ve got to rock”, “If I Was you” sono nuovi anthem, potenti e orecchiabili, che davvero non fanno rimpiangere i classici del passato. D’altronde, stiamo parlando di una band in giro dal 1977, e se solo si pensa a quanti gruppi ‘storici’ hanno intrapreso, vittime del music system, strade quantomeno opinabili, c’è da ringraziare gli dei per la costanza e la coerenza dei Saxon.
Davvero poco da aggiungere, se non che l’ottimo Nigel Glockler torna dietro le pelli, e che la voce di Bill, seppur non più a chilometro zero, tiene botta eccome. Certi dischi, o meglio, certe bands, andrebbero acquistati per forza, imprescindibili per chi voglia capire da dove viene tutta quella musicaccia che tanto ci fa muovere la testa. Da avere.