Piacevolissima sorpresa quella riservatami dalla No Brain Records grazie agli Envision, quartetto di Parma giunto pochi giorni fa alla pubblicazione di questo debut album intitolato "Ecoillogical Babel", un puro concentrato di potenza e violenza urbana che convince dalla prima all'ultima traccia grazie ad un songwriting intelligente ed appassionante, una produzione adattissima al genere proposto ed un turbinio di emozioni e riffs che trascinano l'ascoltatore direttamente nel vortice sonoro creato dagli Envision. Già l'opener "Rise" chiarisce perfettamente gli intenti della band, le voci di Busso e Fabio urlano ferocemente in faccia all'ascoltatore la loro voglia di ribellione, in un post metal aggressivo e melodico che più volte mi ha ricordato alcuni elementi dei vecchi Machine Head, Bio-Hazard ed Earth Crisis. Ottima la produzione ed il guitar sound, composizioni eccellenti come la già citata "Rise", la seguente "The Empire of Dust" e la frenetica "Human Overconfidence" convincono al primo ascolto e rappresentano una vera scarica d'adrenalina fino alla conclusiva "Lost in Solitude Again" che ci lascia in un senso di vuoto e di impotenza come soli i migliori Neurosis riescono a fare. La partecipazione di Gianluca Perotti degli Extrema in "Yielding to the Pharaohs" chiude le carte vincenti di questo "Ecoillogical Babel", disco oltremodo riuscito e portatore di un metal italiano vincente, lontano per una volta dal power sinfonico o dal black metal.
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