Se è proprio vero che "chi ben comincia è a metà dell'opera", questo giovane chitarrista finlandese non può che aspettarsi tempi rosei dopo la pubblicazione di questo debut album, Taking The Lead.
Elias Viljanen (in breve E.Vil) ha confezionato un prodotto di altissimo livello che ha attirato da subito l'interesse della Lion Music, apprezzabile etichetta dedita a un heavy rock di alta fattura e che vanta tra le proprie file numerosi e promettenti axeman quali Rusty Cooley e Cyril Achard.
Taking The Lead, album interamente strumentale e dedicato alla sei corde, si è rivelata essere una graditissima sorpresa e rappresenta un ottimo biglietto da visita col quale Elias può presentarsi a testa alta sul mercato mondiale. Nelle 14 tracce che compongono il disco si parte dall'iniziale "Evil Rock", roccioso e aggressivo up tempo di matrice hard rock per poi spaziare in diversi territori musicali, dalle cadenzate e atmosferiche "I Go Solo" e "Beyond Twilight" fino ai brani di maggior ispirazione neoclassica quali "Northern Breeze", per poi chiudere nuovamente con il sound rockeggiante di "Hyper-Boogie" e "Speed Of The Devil". In tutto questo abile destreggiarsi tra molteplici stili e influenze, Elias riesce a mantenere una grande dose di personalità e di buon gusto che gli permette di mostrare tutte le proprie capacità e il proprio talento.
Benché lo stesso Elias citi espressamente Satriani come maggior influenza per il suo guitar playing (e in effetti alcuni brani, come "A Dream Come True" o meglio ancora "Written In Stars", sono un vero tributo al grande chitarrista), gli orecchi meglio allenati potranno cogliere altri riferimenti ad affermati shredders del calibro di un Blues Saraceno o George Lynch, soprattutto nei brani più sostenuti e divertenti. Senza mai esagerare e annoiare l'ascoltatore con pedanti esecuzioni alla Troy Stetina (chi ha sempre sognato di diventare un mega virtuoso della sei corde sa a chi mi riferisco…), Elias riesce a trasmettere qualsiasi tipo di emozione e colpire al cuore l'ascoltatore con una grande dose di melodia e passione che emerge da ogni singola nota dell'intero album.
Per quanto spesso i dischi strumentali riescano ad attirare l'attenzione soltanto degli addetti ai lavori, in questo caso mi sento di consigliare vivamente questo Taking The Lead a chiunque voglia allargare le proprie conoscenze anche ad ambiti musicali solitamente relegati ad un mercato da nicchia. Se poi invece la chitarra è la vostra passione, un ascolto si impone quasi d'obbligo.
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