Dopo un primo ascolto veloce e superficiale, prassi obbligatoria per decidere quali cd tenermi da recensire e quali passare al buon Mark Negonda (solitamente infatti a lui passo le ciofeche, tenendomi bastardissimamente le poche cose decenti che escono, hahaha), questo "Nothing to Remember" dei 40Grit mi aveva piacevolmente sorpreso, benché non si trattasse certo di un genere a me troppo simpatico. L'opener "No Giving In" mi era parsa subito una miscela azzeccata di sonorità moderne, grandi muri sonori e melodie fresche, il tutto condito da una spruzzata di forte personalità e da un cantato convincente, seppur non certo sconvolgente. Della stessa opinione sono rimasto anche dopo gli innumerevoli ascolti che si sono succeduti prima di giungere a scrivere queste righe; peccato solo che in questi toni positivi ed entusiastici si possa parlare solo della prima song. Già, perché subito dalla seguente "Bomb Bottom", i 40Grit sembrano proprio sgonfiarsi, scivolando verso terreni qualitativamente più bassi; quello che proprio non convince, come emerge appieno in "Because of You" o nella modesta "Pieces", è l'uso di linee vocali catchy figlie di quel crossover odierno che sembra avere esaurito la propria vena creativa. Qualche buon episodio non manca, come la piacevole "Serenity Reigns", che certo però non brilla per freschezza, o come una "Taken Aside" dalle melodie più ricercate, ma nel complesso la sensazione è che dopo il botto iniziale della ottima "No Giving In" i 40Grit scadano nella ripetitività e nell'anonimato. Chi avrà avuto la pazienza di arrivare sino alla fine di questa recensione, probabilmente non avrà ancora capito bene quale sia la proposta musicale dei 40Grit (l'etichetta "crossover" che trovate sopra alla recensione non è la più adatta ed è dettata più dalle esigenze del database); effettivamente mi trovo alquanto in difficoltà nel classificare la musica del combo statunitense, che miscela rock, crossover e nu con spunti metal, gonfiando poi il tutto con una produzione moderna fatta di chitarre abbassate e compresse. Se proprio dovessi fare un nome di riferimento direi Machine Head (degli ultimi lavori, ovviamente), ma è un accostamento comunque da prendere con le pinze. Qualcosa in più rispetto alle tante altre band impersonali che hanno azzardato mix del genere, i 40 Grit lo riescono a dire, ma questo "Nothing to Remember" non riesce certo ad andare più in là di un 6 forse anche troppo largo di manica.
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