Piacevole sorpresa questi 21 Lucifers, provenienti dalla fredda Svezia e esordienti sul panorama metallico con il loro "In The Name Of.." che si presenta come una gustosa mistura di death metal e grind. In 18 tracce il gruppo sprigiona una violenza ed una rozzezza veramente ottime, mescolando con lucidità il grezzume del death metal scandinavo (Grave in primis) e l'assalto parossistico proprio del grind. La ricetta, si sa, non brilla certamente per originalità ma i risultati dell'operazione sono quantomeno incoraggianti: le canzoni sono molto coincise e riescono ad amalgamare l'ignoranza death metal, basata su riff molto sporchi che spesso flirta con accelerazioni devastanti in puro stile grind. A rendere ancor più gradevole il tutto un tocco di melodia, certamente non da cori Helloweeniani, ma in buona sostanza un retaggio della scena death metal europea, che rende il disco appetibile anche per i palati non troppo estremi. Scontato parlare delle doti strumentali del quintetto svedese, che ha il suo punto di forza nel drumming poderoso e fantasioso di Per "Sodomizer" Eriksson, già all'opera con i più noti Bloodbath, ma anche il lavoro alle due chitarre è degno di nota, soprattutto in virtù di un suono grezzo che riporta alla mente band come i già citati Grave ma anche i Nasum, tanto per fornire un riferimento anche in ambito grindcore.
Che altro aggiungere? Probabilmente le poche righe di questa recensione sono in linea con la musica proposta dai 21 Lucifers, scevra di ogni inutile svolazzo o fronzolo: 33 minuti di puro odio. Consigliati!!
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