I Bleed Someone Dry, di Pistoia, nascono dalle ceneri dei Revolt e sino sono fatti una nomea come cover band dei Pantera. Questo “The World Is Falling In Tragedy” è il loro debut e mostra che la band ha imparato pienamente la lezione della band di Phil Anselmo e Dimebag Darrel (R.I.P.) e dei Sepultura, con un thrash venato fortemente di hardcore, con groove mostruoso e patterns percussivi e quadrati.
D’altronde titoli come “Day Of Judgement”, “Fight To Survive”, “Blood Of Nations” e “Nobody’s Slave” hanno lo steso retroterra lirico e concettuale della rabbia urbana che le bands sopraccitate hanno dispensato a piene mani per anni.
Sia ben chiaro però che i Bleed Someone Dry non sono dei meri cloni, non si limitano a scimmiottare chi questo genere l’ha praticamente inventato, ma mettono in gioco capacità compositive ed esecutive di rilievo, per creare canzoni che spaccano veramente, viscerali e cazzute, che ti prendono allo stomaco. La tensione è sempre viva, così come l’intensità, la quale non denota segni di cedimento. E a chi importa se il deja-vù impera?
Non è lecito chiedere altro a questa band, almeno attualmente. In attesa di evoluzioni più personali, non resta che farsi spaccare le ossa da questo “The World Is Falling In Tragedy”.
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