Copertina 6,5

Info

Genere:Heavy Metal
Anno di uscita:2008
Durata:45 min.
Etichetta:Interscope

Tracklist

  1. SHOCKWAVE
  2. SHOUT
  3. WARRIORS OF TIME
  4. GIVE ME A CHANCE
  5. LET ME
  6. SHOW ME THE WAY
  7. ENTERPRISE
  8. LIVE FAST DIE YOUNG
  9. HIT THE LIGHTS (METALLICA COVER)
  10. BLACK ABYSS
  11. LIGHT FROM ABOVE

Line up

  • Gabriel Garcia: vocals, guitar
  • Alex Nuñez: guitar
  • Zachary Sandler: bass, backing vocals
  • Steven Spence: drums, percussion

Voto medio utenti

I Black Tide sono un giovanissimo gruppo originario di Miami, Florida.
Formati nel 2004 da un adolescente Gabriel Garcia (voce e chitarra), sono riusciti in breve tempo ad assicurarsi un contratto con la Interscope, facente parte del colosso Universal Music, nonché a suonare più di una volta ai vari Ozzfest sparsi per gli Stati Uniti.
"Light From Above" è il primo album dei Black Tide, che dal punto di vista musicale si distinguono per uno stile che combina, piuttosto efficacemente, hard rock e metal classico, con alcuni richiami al thrash americano. Il cantato di Garcia, a dire il vero, ricorda spesso e volentieri i vocalist dei gruppi glam anni '80, con una timbrica vicina a Stephen Pearcy o Mark Slaughter, giusto per dare un'idea. Le ritmiche spaziano dai classici mid tempo tanto cari all'hard rock, fino a parti veloci e sostenute, contribuendo a creare un buon feeling generale e una discreta varietà, tutto comunque riconducibile al sound degli anni '80.
La prima traccia, "Shockwave", è un perfetto esempio di quanto appena affermato: un brano hard rock, ne' più ne' meno, che se fosse uscito 20 anni fa sarebbe finito dritto in rotazione su MTV insieme ai vari Skid Row, Guns'n'Roses e compagnia bella. Stesso discorso per la seguente "Shout", mentre "Warriors Of Time" ci mostra i Black Tide intenti a spingere sull'acceleratore, sfoderando il loro lato più "metallico", con tanto di coro anthemico sul bridge.
Rilassato e riflessivo l'inizio di "Give Me A Chance", che verso metà brano si trasforma in un roccioso mezzo tempo, per poi tornare a spunti melodici di tutto rispetto.
Più massiccia e squadrata "Let Me", che ci assale con chitarre aggressive e un cantato fra i più convincenti dell'album.
Successivamente si incontra il pezzo migliore, "Show Me The Way", gran bel brano ritmato pieno di melodia e di cori molto azzeccati.
Scorrendo i pezzi rimanenti, troviamo sempre più o meno la stessa alternanza fra episodi più tendenti al metal ed altri più catchy e più marcatamente rock.
Menzione a parte merita la cover di "Hit The Lights" dei Metallica, discreta dal punto di vista musicale (anche se totalmente priva della furia cieca dell'originale) ma abbastanza deludente nella prestazione vocale, che secondo chi scrive è del tutto fuori contesto in un brano del genere.
La chiusura è affidata alla title track, altra buona canzone che si divide fra parti cadenzate ed evocative, grazie anche alla presenza delle tastiere, e un refrain più heavy e dinamico.
In sostanza, si può parlare di un debutto positivo per i Black Tide, che malgrado la giovane età (nessuno nella band ha ancora raggiunto i 20 anni!) denota già una preparazione tecnica più che buona e una compattezza già abbastanza notevole.
Unica pecca, del resto comprensibile, è la quasi totale mancanza di originialità: è pur vero che i pezzi sono tutti godibili, discretamente vari e ben suonati, ma è anche fuori discussione che ogni singolo passaggio di ogni brano può richiamare ora questa, ora quell'altra band storica.
Poco male, comunque, poiché i Black Tide hanno sicuramente un roseo avvenire e tutto il tempo per migliorare e forgiare un proprio stile.
Recensione a cura di Michele 'Freeagle' Marando

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