Sylvan - Posthumous Silence - The Show

Copertina 9

Info

Dvd
Anno di uscita:2008
Durata:175 min.
Etichetta:Progock Records

Tracklist

  1. ETERNITY ENDS
  2. BEQUEST OF TEARS
  3. IN CHAINS
  4. BITTER SYMPHONY
  5. PANE OF TRUTH
  6. NO EARTHLY REASON
  7. FORGOTTEN VIRTUE
  8. THE COLORS CHANGED
  9. A SAD SYMPATHY
  10. QUESTIONS
  11. ANSWER TO LIFE
  12. MESSAGE FROM THE PAST
  13. THE LAST EMBRACE
  14. A KIND OF EDEN
  15. POSTHUMOUS SILENCE

Line up

  • Marco Gluhmann: vocals
  • Matthias Harder: drums
  • Sebastian Harnack: bass
  • Jan Petersen: guitars
  • Volker Sohl: keyboards

Voto medio utenti

I tedeschi Sylvan celebrano 10 anni di attività con un live dvd e un doppio cd venduti separatamente ma registrati durante lo stesso show al Kampnagel di Amburgo (settembre 2007) davanti al pubblico di casa che da tempo si era procurato i pochi posti disponibili già sapendo di assistere all'esecuzione per intero del concept "Posthumous silence". Prendete il prog rock ad alto tasso emozionale ed atmosferico (i Marillion di "Brave" e "Marbles"), un pizzico di Pink Floyd e dei Porcupine Tree meno sperimentali, cucitegli addosso la storia di un padre che trovando il diario della figlia morta suicida scopre una parte di lei del tutto sconosciuta, il suo rifiuto per la voglia di vivere in questo mondo e la ricerca di uno immaginario dove poter stare veramente bene, fatelo cantare ad un singer che nulla ha da invidiare a Steve Hogarth (e non ha nemmeno un filo di accento tedesco), aggiungete un chitarrista che è al tempo stesso Steve Rothery e David Gilmour, unite il tutto con le grandi atmosfere create da ricche e sontuose parti di piano e tastiere, ora preparatevi all'incanto. Su un telo che copre tutto il palco, domina prima il verde, poi la cover del concept, quindi immagini di tramonti, alberi spogli, paesaggi montani, mentre un piano malinconico e uno struggente violoncello accompagnano il cantato di Marco Gluhmann, l'enorme telo cala sulle prime note di basso scoprendo l'intero palco e il prog a ritmo sincopato di "In chains" viene arricchito dal controcanto di 3 coriste, mentre le tastiere di Volker Sohl non nascondono le evidenti influenze di Tony Banks, è sempre Vohl al piano che accompagna la voce di Gluhmann nella dolce e leggera "Pane of truth" mentre sul palco il colore predominante è il blu tenue che tende quasi al celeste, in linea con lo spirito malinconico del brano chiuso da uno splendido guitar solo floyd-marillioniano di Jan Petersen, aiutato per tutto lo show da un altro chitarrista.
Il concept scorre via piacevole tra sussulti emozionali, atmosfere cupe e tristi amplificate dall'uso di una violoncellista, sferzate di energia e interludi strumentali di alta scuola new prog, manca purtroppo uno schermo che proietti immagini o filmati inerenti alla storia, ma la genialata di questo dvd è che l'opzione dei sottotitoli ci permette di seguire i testi in inglese o tedesco. Alla fine del concept, la protagonista ha trovato con il suicidio la propria pace e raggiunto il suo paradiso ("Please let me know, you'll understand, it's not your fault, let me reach my Eden", così si rivolge a suo padre), che musicalmente si traduce nell'esplosione melodica in cui la dolce voce di Gluhmann raggiunge il massimo dell'estensione, lasciando il finale all'ennesimo struggente guitar solo di Petersen, immancabile quindi il ritorno alle atmosfere iniziali malinconiche e suggestive che sfociano nel sound imperioso e regale trascinato ancora dalla chitarra, un ultimo sforzo di Gluhmann che canta quasi con il cuore in mano tra il tripudio e gli applausi più che meritati.
Tra i numerosi extra, il più ostico è il commento audio della band durante il concerto (in tedesco, senza sottotitoli), in ordine di priorità il primo è la versione live di "Artificial paradise" un classico registrato durante lo stesso show, un breve video a velocità accelerata riguardante il montaggio del palco, uno più lungo registrato nel periodo 2005-06 molto interessante perchè segue la band in studio nelle varie fasi di registrazione di "Posthumous silence", dove ognuno prepara le singole parti che vengono poi mixate dopo varie prove in un clima molto disteso e senza alcun intervento di membri esterni alla band, un altro video che li riprende dai 34 giorni prima dello show di Amburgo a pochi minuti prima dell'ingresso sul palco, e per finire una lunga intervista a tutti i membri (sottotitolata in inglese) che svela nei dettagli il concept, il perchè della scelta di pubblicare a pochi mesi dal concept un album di sole canzoni come "Presets", le principali fonti ispirative della band e dei divertenti fuori scena (credo ad un festival prog a Loreley).
Ma c'è di più: acquistabile nello shop online del sito www.sylvan.de a prezzo speciale (se comprate anche il dvd), il doppio cd "Leaving backstage" include sia l'audio del dvd che nel cd2 una sorta di "best of " dal vivo eseguito dopo l'intero "Posthumous silence", con una splendida versione di "One step beyond" (l'unico brano da "Presets"), 3 pezzi da "X-Rayed" nonchè estratti dal repertorio meno recente, tra cui ancora i 18 minuti di "Artificial paradise" (già come bonus nel dvd).
L'acquisto del dvd è obbligatorio, un bagno di emozioni sincere e toccanti regalateci da una band ancora troppo sconosciuta dalle nostre parti (e purtroppo credo lo resterà per sempre, almeno in Italia) fiore all'occhiello del prog tedesco al pari di RPWL, Sieges Even, Vanden Plas, Everon, chi invece vuole una full immersion nel Sylvan world non esiti a comprare anche il cd.
Recensione a cura di Carlo Viano

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