La musica degli Helheim è composta da due anime, purtroppo poco compatibili tra loro: da un lato il quasi death metal che troviamo in apertura di ogni traccia, dall'altro dei riff talmente epici e maestosi da avvicinare i norvegesi addirittura al filone viking black. Il problema è che i due stili si amalgano poco all'interno delle canzoni, rendendole spesso frammentarie, e questo difetto si ripercuote poi sull'intero lavoro che risulta abbastanza disarticolato. E' un peccato perchè gli spunti da entrambe le direzioni sono più che pregevoli, nonostante alcuni riff death suonino un pò di già ascoltato. Quando gli Helheim però decidono di tirare fuori con prepotenza la loro fierezza, l'anima norvegese si sente! In ognuna delle dieci tracce del cd c'è almeno un minuto di classe e di emozioni scandinave, e dispiace che il lavoro non sia tutto così perchè il risultato sarebbe stato tutt'altra cosa. Purtroppo non si può tornare indietro, e nell'attesa del prossimo album possiamo consolarci con la migliore canzone del lotto, "Warlot", un concentrato di sensazioni dolci e violente grazie al sapiente uso della tastiera e alle frequenti accelerazioni. Alla fine secondo me questa è una grande occasione sprecata, perchè un contratto importante con la Massacre Records è un pò come una garanzia di ottima distribuzione e gli Helheim ci arrivano con un album lievemente sottotono e lacerato dalle due anime di cui parlavamo all'inizio. Mi aspetto il colpaccio già dal prossimo lavoro perchè il gruppo norvegese ne ha tutte le carte in regola, ma per adesso non ci siamo.
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