Il breve assaggio del loro precedente demo (due sole canzoni) uscito l'anno scorso non era stato fuorviante: quello dei danesi
Black Succubi è un Hard Rock dai suoni ben marcati, pregno di groove ed accattivante (su tutte "Cry for Your Brother" e "Slave"), cantato in maniera egregia dal bravo (continua a ricordarmi Niklas Isfeldt dei Dream Evil) Jan Lundstrom.
Ma al di là della prova del loro singer, i BlacK Succubi si confermano ensemble affiatato e potente, con le chitarre di Thomas Pedersen e Michael Larsen ad infilare riffs e solos vincenti e il cuore pulsante del gruppo, Jens B. (ex Iron Fire) alla batteria e Jesper Brogaard al basso, a dettare i tempi dei brani inclusi sul disco. Ad affiancarsi ai Black Succubi, troviamo pure un paio di ospiti, i chitarristi Kirk Backarach (Iron Fire) su "Psychotic Meltdown" e sopratutto Hank Shermann (Mercyful Fate e Force of Evil) che si prende cura dell'assolo di "Cry for Your Brother".
Ma queste sono solo chicche che vanno ad arricchire un album compatto e completo che si regge da solo sulle proprie gambe, quelle rappresentate da dieci canzoni che vanno dalla catchy "Troubled Times" sino alla conclusiva (e trascinante anthem) "Time to Get Even", e tra le quali si possono poi citare, pescando praticamente a caso, "Dark Side" (con quel riffone alla Black Label Society), la ruvida ed heavy "Blood and Flames" oppure "Psychotic Meltdown", per quelle atmosfere alienanti e spaziali che tengono fede al titolo.
Non passeranno certo inosservati...
..."
You Cant Run Away" from Black Succubi!
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