Il debutto dei Rumors Of Gehenna è una colata incandescente di metallo e hardcore, un calor bianco destinato a forgiare dieci schegge, i “Ten Hatred Degrees” del titolo, affilate, taglienti e dure come l’acciaio.
La band non cerca innovazioni stilistiche, non propone soluzioni anticonformiste, non propone alcun colpo ad effetto, si limita ad una prestazione esecutiva chirurgica, violenta, devastante, la quale mette insieme, come già detto, hardcore e metal, miscela che mi ripugna chiamare metalcore, in quanto sembra quasi che il totale sia inferiore alla somma dei singoli elementi. Anche perché qui non siamo dalle parti dei Killswitch Engage, ad esempio, ma si parte dalle fondamenta, dalle basi, dai Biohazard, dagli Hatebreed, passando per i Testament, i Vio-Lence.
L’intensità del sound è quasi sempre oltre i livelli di guardia, e questo poterebbe annoiare qualcuno di voi, soprattutto i meno avvezzi a certe sonorità, ma potrebbe anche indurvi a vomitare, data la violenza ipercinetica che scaturisce da pezzi come “November 31st A.C.”, oppure da “Seven”, oppure ancora da “Eternal Flames”.
Produzione ottima, suoni puliti e potenti, voce aggressiva e ben bilanciata con le chitarre, calde e fumanti, e sezione ritmica che sovente da mero ruolo supportivo sale in cattedra, regalando deflagrazioni sonore annichilenti.
Non è la prima volta che mi capitano dischi di questo genere, dove fare male all’ascoltatore è obiettivo primario della band, e non nascondo che spesso tali dischi mi annoiano e vengono stroncati. Qui la differenza però la fa la band, la sua attitudine, le capacità esecutive e compositive. Una sola, unica e grande volontà, indirizzata nella direzione di cui sopra. “Another lesson in violence”.
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