Una nuova metal band dalla Germania, pronta a fornirci l'ennesimo disco power melodico, che più banale non si può... Ottima produzione, bravi musicisti, e dieci canzoni che finiranno nel dimenticatoio nel giro di 5 minuti. Un'accozzaglia di clichè, dai riff ai testi, dalle linee vocali alle ritmiche, non c'è una nota che suoni originale o non stra-sentita.
Mi dispiace sempre molto dare stroncature, soprattutto quando i gruppi in questione sono giovani bands promettenti e obiettivamente brave a suonare, ma qui manca del tutto l'ispirazione, l'originalità, quell'idea in più che ti fa tornare indietro a riascoltare un passaggio, un ritornello, un assolo, qualcosa, insomma.
Peccato, gran bella copertina, grande pompaggio mediatico... Questi Destination's Calling sono solo l'ennesimo gruppo-clone di miliardi di altre power metal bands. Risparmiate i vostri soldini, se ne avete pochi. Se invece siete talmente patiti del genere che non ve ne volete far mancare neanche uno, allora acquistate pure:
"Invisible Walls" suona indubbiamente bene, peccato che dentro ci siano 45 minuti di noia in doppia cassa.
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