Dopo il loro primo disco intitolato "Souls of the Decedents" ed uscito nel 2006 per la misconosciuta All Life Ends Records tornano i tedeschi Anima, freschi di contratto per la celeberrima Metal Blade, con questo nuovissimo "The Daily Grind".
La direzione musicale del quintetto teutonico non si è mossa di una virgola dal loro death metal con forte tinte hardcore, date soprattutto dal modo di cantare del loro singer Robert Horn, che sa districarsi agevolmente tra il growl più catacombale di scuola brutal e lo scream più alto ed acuto di provenienza hardcore.
Echi di Meshuggah e di european school all'interno del rifframa degli Anima si scontrano più volte con ritmiche decisamente estreme, perlopiù di scuola statunitense, e non è raro imbattersi in accelerazioni al cardiopalmo che ricordano da vicino i Deicide di Glen Benton od i Cannibal Corpse, soprattutto nelle parti in slow motion come nella variegata e furente "There Is Something Vicious", uno dei migliori episodi del cd.
Cd che trova uno dei suoi punti forti nella produzione effettuata ai Rape of Harmonies Studios con Alexander Dietz, chitarrista dei più noti Heaven Shall Burn e nella durata limitata a poco più di mezz'ora, tempo giusto affinchè un disco estremo come questo non risulti esageratamente prolisso.
Molto vicini per proposta ai colleghi statunitensi Job for a Cowboy (anche loro su Metal Blade), l'unica cosa che possiamo consigliare agli Anima è di dare un cambio al loro look dato che attualmente sembrano più dei punkettini sbarbatelli alle prime armi: convincere e conquistare dal vivo una platea con una proposta così estrema con un'apparenza talmente inoffensiva potrebbe essere arduo.
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