L'ascolto di musica in streaming ha ormai soppiantato i metodi tradizionali di riproduzione, nonostante quella salda fetta di nostalgici che non intendono rassegnarsi all'abbandono di vinili e CD. I dati relativi al successo di brani e artisti passano dunque sempre più dal numero di streaming sulle principali piattaforme di settore come Spotify, che settimanalmente pubblica le sue chart globali, regionali e per genere: scopriamo insieme quali sono le tracce metal più di tendenza del momento.


SOURCE

Il boom della musica in streaming

L'uso di piattaforme digitali accessibili sia da desktop che da mobile ha rivoluzionato il modo di intendere l'intrattenimento nelle sue varie forme, come dimostra il boom dei giochi online, con la possibilità di partecipare a eventi live o a intense battaglie in multiplayer sui principali MOBA, o per l'appunto quello dei servizi di streaming audiovisivo, di cui Spotify rappresenta uno dei maggiori player a livello mondiale.

I ricchi cataloghi a disposizione e la praticità di accesso a questi servizi spingono quotidianamente milioni di ascoltatori a scegliere il digitale per ascoltare i propri brani preferiti, senza vincoli legati all'uso di un supporto fisico al di fuori dello smartphone e con tutto il piacere di poter scegliere tra migliaia di tracce disponibili in genere anche gratuitamente: fermo restando il fascino di un impianto Hi-Fi su cui far girare i dischi, anche i più tradizionalisti riconoscono oggi i vantaggi delle piattaforme di streaming online, ritenute particolarmente utili soprattutto quando si è fuori casa ma non si vuole rinunciare a della buona musica.

In pochi anni, Spotify e altri servizi simili, come Deezer e Apple Music, hanno così letteralmente rivoluzionato il settore, offrendo la possibilità di avere sempre in tasca album completi e playlist personalizzate per ogni occasione, un'opzione premiata dal mercato a suon di clic e download.


SOURCE

I brani metal più ascoltati su Spotify

Hard rock e metal godono di ottima salute su Spotify e numerosi sono gli utenti che si riversano su questi generi musicali per darsi la carica durante la giornata, al lavoro così come nel tempo libero. Spulciando le Spotify Charts, ossia le classifiche periodicamente pubblicate dalla piattaforma di streaming musicale più utilizzata al mondo, possiamo renderci conto di quali siano i nomi più in voga del momento, tra novità di assoluto interesse e band storiche che continuano a macinare ascolti anche in formato digitale.
A dominare in queste settimane la graduatoria per quanto riguarda gli ascolti metal su Spotify sono i SiM, band giapponese che mescola metalcore, punk e post-hardcore, salita alla ribalta grazie proprio al brano The Rumbling presente nel tema di apertura della seconda parte della stagione finale dell'anime L'attacco dei giganti, che gli ha permesso di entrare addirittura nelle classifiche di vendita statunitensi certificate da Billboard. A seguire sul podio sono Ghostemane, pseudonimo di Eric Whitney, che con la sua Fed Up rielabora gli stilemi metal infarcendoli di sonorità industrial, trap e hip hop, e la storica band tedesca dei Rammstein, appena tornata sulle scene con il singolo Zeit, che anticipa l'omonimo album in uscita a fine aprile.

Molto positivi anche i riscontri per i Falling in Reverse, band statunitense che con la sua Zombie, pubblicata a inizio anno, continua a suscitare grande interesse sia tra gli appassionati delle sonorità che tra i giovani amanti del genere emo e del rock alternativo, per una proposta abbastanza trasversale premiata dai dati di ascolto, per i britannici Bring Me The Horizon, saldamente nella top ten con tre tracce, ossia DiE4u, Teardrops e Kingslayer (in featuring con BABYMETAL), e per gli svedesi Ghost B.C. con la loro Call Me Little Sunshine, secondo singolo estratto dall'album di prossima uscita intitolato Impera.

La classifica di Spotify dedicata al genere mostra dunque una certa eterogeneità negli ascolti degli utenti, che spaziano dal metal di stampo tradizionale alle più recenti contaminazioni tanto in voga nelle fasce giovani, un segno dei tempi che cambiano senza tuttavia abbandonare il passato, un po' come accade proprio nel dualismo tra "musica liquida" e tradizione.