Segno delle corna con le dita della mano, accessori e abbigliamento borchiato, capelli e barbe lunghe, ecco questa è l’immagine collettiva e stereotipata della musica Metal e dei suoi fruitori. Bassi pesanti, urla e tanto baccano è quello che ascoltano le orecchie distratte di un pubblico che preferisce deridere anziché capire.
Esattamente, capire. Perché il Metal, come tutti i generi musicali, nasce da situazioni sociali e culturali, da periodi storici, affondando le proprie radici nello stesso bacino da cui attingono tutti. Nella musica tutto è un divenire, tutto è in opposizione con tutto.
Fortunatamente però, il Metal è riuscito ad andare oltre a sterili stereotipi e a consolidarsi come genere musicale, a tal punto da dare vita a una infinità di sottogeneri. Molto apprezzato da giovani e meno giovani questo genere è riuscito pian piano a farsi strada nella cultura pop riuscendo ad ottenere non pochi meriti artistici. Oggi vorremmo approfondire proprio quest’argomento.
Credit:
UnsplashIl Metal nella cultura di massa
Come abbiamo già anticipato il Metal è riuscito a farsi largo nella pop culture e a collaborare con altre arti. Ad oggi è, insieme ai suoi sottogeneri, molto utilizzato per sottolineare determinate sfumature e situazioni che possono crearsi. Com’è accaduto? Anche perchè se qualcuno avesse avuto, ai tempi, la possibilità di entrare e
giocare al casinò in Italia sul successo del Metal, in pochi ci avrebbero scommesso.
Per capirlo bisognerebbe fare una bella analisi dei movimenti musicali antecedenti che vanno dagli anni ‘60 ai ‘70. Purtroppo tempo non c’è nè per approfondire un argomento di tale portata e ci limiteremo a fare un brevissimo riassunto storico.
Dopo la nascita e la diffusione nel ventennio 1960-1980 dell’hard rock, con band del calibro dei “Led Zeppelin”, “Black Sabbath” e “Deep Purple”, ci fu un forte approfondimento di questo genere. Lo scopo era quello di raggiungere delle sonorità molto più impattanti, senza tralasciare il forte contenuto dei testi. Bisogna ricordare gli anni in cui questo accadeva, infatti la ricerca di sound più penetranti abbinati a dei testi molto potenti era stata già al centro dei lavori delle grandi band degli anni ‘60 e ‘70, come i “The Who” o i “The Rolling Stones”.
La voglia di imporsi in maniera decisa nella nuova cultura mondiale dopo il fallimento del Punk, spinse molte band a sperimentare. Così dagli anni ‘80 ai ‘90 nacquero tantissimi nuovi gruppi, tra i quali molti porteranno questo genere verso un successo planetario. Stiamo parlando dei Metallica, Megadeth ed Iron Maiden.
In questi anni si andò a creare un grande bivio per quella musica che oggi viene genericamente
chiamata Heavy Metal. Perché dal 1990 le sonorità cambiano totalmente. È il momento della grande scissione, da una parte l’Hard Rock e dall’altra il Metal, che in quegli anni darà vita a un’infinità di sottogeneri.
Le band che hanno portato questo genere al successo, tralasciando quelle nate negli anni ‘80 come Megadeth, Metallica, Slayer, sono state gli Opeth, Children of Bodom e Slipknot.
Dov’è il Metal?
Dunque il Metal è riuscito a continuare il suo percorso, passando da una fase embrionale a una definitiva per poi passare ai sottogeneri sperimentali. Si è fatto largo nella cultura di massa conquistando sempre di più il cuore delle persone. Ad oggi è letteralmente ovunque.
Due sono gli esempi più esplicativi: i film e i videogiochi. Nel primo caso la musica Metal viene spesso utilizzata per sottolineare alcuni momenti del film, è molto usata dal regista danese Lars Von Trier. In generale accompagna situazioni di terrore, con sfumature dark.
Molto simile è il percorso nei videogiochi, dove oltre ad essere utilizzato negli stessi casi, è molto facile trovarlo in accoppiata a situazioni frenetiche. Soprattutto negli sparatutto, come DOOM, tanto che lo stile utilizzato in questo videogame sta dando vita a un vero e proprio genere: l’
Argent Metal.
Credit:
Unsplash
Non è ancora stato scritto nessun commento per questo articolo! Vuoi essere il primo?