(06 maggio 2016) Novembre @ Alchemica Club (BO)

Info

Provincia:BO
Costo:15 €
Sono passati otto anni dall'ultima volta che abbiamo sentito parlare dei Novembre, anche se il mondo è andato avanti e nonostante la loro lunga pausa, i fan sono sempre rimasti saldi dove erano e hanno pazientato a lungo nella speranza di leggere prima o poi un annuncio di un gradito ritorno. L'annuncio che la band fece mesi fa riguardo la dipartita di Giuseppe Orlando aveva fatto presagire ad un ipotetico scioglimento della band o comunque a qualche drastico cambiamento, ma Carmelo ha smentito e anzi, ha annunciato che la band stava per tornare con un nuovo album, quel capolavoro di "URSA". I fan, quindi, hanno esternato tutto il loro supporto ed entusiasmo e hanno aspettato di poterli rivedere in sede live. Essendo il ritorno dei Novembre uno dei più attesi degli ultimi dieci anni, era impossibile non presenziare ad almeno una loro data, quindi la sottoscritta ha voluto accogliere e dare il proprio supporto a Carmelo e soci presenziando alla data bolognese, di cui segue il resoconto qui di seguito.

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Gallery e testo di Arianna G.


Al mio arrivo al locale, scopro con grosso stupore che le prevendite del concerto sono andate letteralmente esaurite e questo ha impedito ai molti avventori arrivati all’ultimo momento un qualsiasi regolare acquisto dei biglietti, con la consapevolezza di non poter quindi assistere alla performance delle tre band in cartellone.

Sono circa le 21.45 e tocca alla prima band fare la propria comparsa. Il mio primo approccio con i Plateau Sigma è avvenuto nel 2012 con l’EP “White Wings of Nightmares”. Da subito, il combo ligure riuscì ad incantarmi, merito forse della proposta musicale offerta dal quartetto, basata su una sorta di doom metal che spesso spazia anche alla dark wave e al death e anche per altri generi musicali. La peculiarità sta sicuramente nelle due voci che si completano e si adattano ad un buon contesto sonoro con un sound che presenta una varietà di sfumature. Una proposta, quindi, che non ha fatto altro che incuriosirmi a tal punto che per anni ho sperato di poter assistere a questa magia dal vivo; all’annuncio relativo alla data bolognese, in cui i nostri avrebbero presenziato in veste di primo opening act, le mie aspettative sono cresciute esponenzialmente e, con grossa sorpresa, devo dire che non sono state affatto deluse. Luci soffuse ci preannunciano l’entrata sul palco dei nostri. Fresca di pubblicazione del loro ultimo disco, “Rituals”, la band questa sera presenta una scaletta ridotta, perlopiù basata su brani di lunga durata, come “The Bridge And The Abyss” e “Palladion”, tratti dall’ultima release, che sembrano avere un certo piglio sull'audience tanto che alcuni davano segno di essere letteralmente in trance. Una buona prova, quindi, per i liguri che, nel breve tempo messo a loro disposizione, hanno saputo incuriosire un pubblico attento e propenso a nuove scoperte.

Con gli In Tormentata Quiete si cambia completamente registro. A causa di un’intervista last minute concessaci dallo stesso Carmelo Orlando dei Novembre, purtroppo assisto solo alla parte finale dello show, quindi il mio giudizio, seppur ridotto, si baserà solo sugli ultimi pezzi proposti dalla band bolognese che, in questa occasione, fa pieno sfoggio di ben tre vocalist: la bella Irene Petitto, Simone Lanzoni e Marco Vitale, rispettivamente voce pulita e growl. Nonostante la fama della band, attiva musicalmente dal 1998, c’é ancora una generale confusione nel determinare l’esatto genere musicale: c’è chi etichetta la band come estrema, chi la definisce black metal e chi addirittura li considera come un gruppo death o persino doom. La verità è che la proposta musicale del gruppo, nonostante il cantato prevalentemente italiano, è abbastanza “contaminata” e mischia sapientemente e con il giusto equilibrio vari stili musicali. Purtroppo in questa sede alcuni problemi tecnici hanno seriamente inficiato la performance dei bolognesi, a causa del sound non perfettamente calibrato, rendendo il tutto molto confuso e assordante; ciononostante, la band non si è mai persa d’animo e ha dimostrato una professionalità impeccabile. Ottima l’esecuzione dei brani conclusivi, “La visione Del Nero” e “Del Mare Alla Luna”, che hanno mostrato un’energia e una grinta veramente degne di lode, merito soprattutto dell’impressionante growl di Marco Vitale. Peccato aver perso la prima parte del set dei bolognesi, poiché se queste sono le premesse, vi suggerisco vivamente di andare a vedere questi ragazzi dal vivo, poiché meritano di essere visti, nonostante il genere e i testi non siano alla portata di tutti.

Scaletta: Blu / L’Alchimia / La Carezza Del Giallo / R136a1 / La visione Del Nero / Del Mare Alla Luna

Terminata l'energica parentesi dei bolognesi, si passa al momento più atteso della serata. I Novembre stanno per fare il loro ingresso sul palco. In sala già si respira una certa aria di tensione e, in attesa dell'inizio del set dei romani, nella stanza si odono già le prime perplessità degli astanti. C'è chi si chiede come sarà vedere Carmelo rilegato nella sua "nuova veste" di cantante, visto che il musicista d'ora in avanti si dedicherà solo al canto senza doversi troppo concentrare sul suo strumento e c'è chi, invece, si chiede come suoneranno i nuovi pezzi dal vivo. La risposta ci verrà fornita da lì a breve. Assenti da otto anni sul territorio nazionale, i Novembre erano certamente una delle band più attese degli ultimi anni e, come menzionato all'inizio di questo report, l'annuncio del loro grande e attesissimo ritorno ha fatto la felicità della solida fanbase dell'ensemble romano. Il tour a supporto dell'ultimo e bellissimo disco, "Ursa", non ha fatto altro che alimentare la gioia dei fan che, ansiosi di rivedere i propri beniamini dal vivo, non si sono fatti scappare l'occasione di correre ai ripari e acquistare il biglietto per questa nuova ed incredibile prova live. Accompagnati da due nuovi innesti, i fratelli Ferilli (Carlo alla batteria e Giuseppe alla chitarra) e dall'amico di lunga data Fabio Fraschini al basso, i Novembre prendono possesso del palcoscenico e sono pronti ad incendare il palco dell'Alchemica Club. Sulle note di “Australis”, scelto come overture del set, si dà inizio alle danze e, da subito, si percepisce una grande energia. Carmelo, un po' impacciato ma del tutto assorto, si lascia andare completamente e regala insieme ai suoi compagni una performance che oserei definire "da brividi lungo la schiena". La scaletta è particolarmente incentrata sul nuovo lavoro, "URSA", di cui vengono presentati "Umana", già precedentemente presentata al pubblico grazie ad un lyric video rilasciato qualche settimana prima, "Annoluce" e "Oceans Of Afternoons". I nuovi brani in questa sede live acquistano ancora più efficace grazie al fondamentale apporto di Massimiliano Pagliuso e Giuseppe Ferilli e la resa è emozionante allo stato puro e perfetta. Immancabili, ovviamente, anche gli ever green della band romana: ecco infatti che la band ci riporta sul viale dei ricordi con pezzi da 90 quali la stupenda "Aquamarine", "Anaemia", "Trieste Italiana" o ancora "Nostalgiaplatz" e "Sirens In Filth"; proprio quest'ultimo pezzo sembra essere stato scelto dalla solida fanbase del combo romano in seguito ad un sondaggio lanciato in rete da Orlando e soci. Se la band sul palco è particolarmente assorbita dalla musica, feeling che traspare anche dai volti e dai gesti dei musicisti, d'altro canto abbiamo un pubblico visibilmente partecipe e coinvolto, tant'è che tutti i presenti in sala accompagnano la band con una ottima partecipazione fisica e vocale. Tra i fan presenti in sala c'è chi si è persino commosso e, a stento, riusciva a trattenere le lacrime. Non è concesso sapere il motivo di una simile commozione, forse perché la tanto estenuante attesa nel rivedere la band live è stata ripagata, o forse perché i brani, eseguiti senza alcuna sbavatura, hanno toccato le corde dell'anima degli spettatori... fatto sta che vedere una simile commozione scalda il cuore e regala un sorriso. L'encore inaspettatamente ci riserva una grande bella sorpresa: "Child of the twilight" e "The dream of old boats" ci riportano alla mente rispettivamente a quei due bellissimi lavori chiamati "Novembrine Waltz" e "Wish I could dream it again…". Un degno epilogo per uno show superlativo! Ne è valsa la pena aspettare così tanti per vedere questa fantastica band dal vivo? Se questo è stato il frutto di otto anni di estenuante attesa, la risposta è si! I Novembre sono tornati e non hanno alcuna intenzione di sparire di nuovo... almeno per ora, quindi fan in ascolto, mettetevi l'anima in pace! Carmelo e compagni sono tornati e sono intenzionati a rimanere.

Scaletta: Australis / Anaemia / Triesteitaliana / Umana /Aquamarine / Come / Everasia / Annoluce / Oceans of Afternoons / Nostalgiaplatz / Sirens in Filth / Child of the Twilight / The Dream of the Old Boats

Si ringrazia Tommaso Dainese e Bagana Rock Agency per la collaborazione
Report a cura di Arianna G.

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