(18 settembre 2022) Metalitalia Festival 2022 - Watain + Abbath + Asphyx + others (Live@Trezzo)

Info

Provincia:MI
Costo:45 euro
Domenica 18 settembre - day 2


Seconda giornata del Metalitalia festival al Live di Trezzo dedicata quasi totalmente a sonorità prettamente black metal, dopo la prima essenzialmente thrash.
Ad accompagnarmi Tiziana, molto più blackster di me :-)

Entriamo al locale che hanno appena iniziato ad esibirsi i nostrani BLASPHEMER, autori di un black metal abbastanza grezzo con il cantante/bassista dall'aspetto abbastanza inquietante.
Nell'ultimo pezzo si palesa sul palco una fanciulla completamente nuda che si rovescia addosso sangue finto ( e sulla pelata del cantante/bassista).

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Dopo di loro è la volta dei BØLZER. Appena li ho visti li ho ribattezzati gli "Inquisition elvetici". Non tanto per la stessa proposta musicale, ma perché sono un duo che non si avvale in sede live di un bassista. Buon impatto, autori di un death/black abbastanza muscolare, prima parte un po' noiosa, si sono ripresi nel proseguo dell'esibizione.

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Dopo di loro è la volta dei NECROPHOBIC, pittati e devastanti.
Questi colossi svedesi (nel senso che poi li abbiamo incontrati al bar e sono bestioni di quasi un metro e novanta) sono stati i migliori della giornata in ambito black. Hanno proposto oltre ai loro classici anche brani recentissimi come "Devil's Spawn Attack " e "Mirror Black", tratti dall'ultimo "Dawn of the Damned".
Veramente una piacevole sorpresa per me che li conoscevo poco.

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Prima del gruppo successivo mi concedo un Meet&Greet con gli Asphyx. Numeri uno anche come simpatia ed empatia coi fans.

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A seguire gli svedesi TRIBULATION...a giudizio mio e di Tiziana, questi tizi, autori comunque di un pregevole di un death metal abbastanza sperimentale sembravano sembravano un po' catatonici, sguardo un po' assente ed il trucco alla Eric Draven de Il Corvo li faceva sembrare dei personaggi che si trovavano lì per caso. "The Vampyre" e "Nightbound" i pezzi migliori.

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Dopo di loro il palco viene allestito per i BATUSHKA, quelli del chitarrista Drabikowski. Ora, questi monatti incappucciati non sono propriamente la mia tazza di thè.
Vedere sette personaggi immobili intorno a una bara che declamano preghiere polacche e il cantante che si sente appena (almeno dove eravamo noi davanti) che gracchia robe incomprensibili a qualcuno potrà piacere ma dopo un po' stanca parecchio.
Avendo visto live gli altri Batuskha di Krysiuk al Black Winter Fest del 2021 non ho visto particolari differenze, a parte il colore delle tuniche e dei cappucci. Il gruppo meno interessante dei due giorni, almeno per noi.

Finita la messa, andiamo in pace?...direi di no, dato che sul palco salgono i migliori della seconda giornata (se non dell'intero festival), le leggende del death metal olandese, gli ASPHYX. La band nata nel lontano 1987, capitanata dal carismatico vocalist Martin van Drunen, con cui ho fatto un selfie durante l'ultimo concerto della giornata, ha spazzato via tutti con un set di death metal old school come Dio comanda, farcito di un pogo assassino che ha accompagnato tutta la loro esibizione.
Visti in passato anche in Germania, dove sono delle autentiche istituzioni, hanno sparato cannonate come "Death the brutal way", "Deathammer","Knights templar stand" e "Wasteland of terror". Visti a bordo palco, abbiamo goduto alla grande.
Pochi fronzoli, palco minimale ma tonnellate di energia e attitudine.

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Per me poteva anche bastare qua, ma Tiziana era soprattutto intervenuta per ABBATH, che segue assiduamente dai tempi degli Immortal...che dire, lui è un personaggio particolare e istrionico, se non si gonfia di alcol è anche piacevole. Musicalmente niente da dire, carichi e lui in buona forma.
"Dread Reaver" insieme alle "cover" degli I ed Immortal "Warriors" e "In my kingdom cold" i pezzi che ricordo con maggior favore.
Suoni leggermente alti rispetto alle precedenti esibizioni, rasenti quasi il fastidio sui primi pezzi.
Complessivamente una buonissima prestazione per questo bestione e la sua ciurma.

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A chiudere il festival i WATAIN, che stanno portando avanti un tour europeo abbastanza vasto con Abbath come co-headliner. Prima volta che li vedevo in sede live...la stanchezza inizia a farsi sentire e decidiamo di seguire l'esibizione appoggiati al bancone del bar interno sorseggiando un drink.
Il gruppo svedese tiene molto all'aspetto scenografico dei propri concerti, con tanto di fiamme per quanto si può in un locale al chiuso. Questo ad esempio è meno evidente e marcato per i loro connazionali Dark Funeral e soprattutto Marduk, che sono molto meno "appariscenti" a livello scenografico ma a nostro parere più muscolari a livello musicale.
Blasfemia a quintali, buona prova nel complesso in cui ricordo "The Howling" e "Leper's grace".

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Dopo oltre un'ora di concerto la band saluta con rituale spegnimento di fiamme. Si accendono le luci e si esce stanchissimi ma soddisfatti, per aver assistito a performances nel complesso di ottimo livello.

Come ottima è stata l'organizzazione, sia a livello di ristorazione che di logistica: stand disposti in modo intelligente, area esterna ampia e adatta per chi voleva prendersi una pausa fra un'esibizione e l'altra.
Incontrate tante facce note, un po' di stranieri (essenzialmente tedeschi) e respirata una sana atmosfera live.
Attendiamo l'annuncio della prossima edizione!

Si ringraziano Cerberus Booking, Fulvio Trinca e tutto lo staff di Metalitalia!

Clicca QUI per il report della prima giornata.
Report a cura di Matt Falco

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