Dying Fetus, sovrani supremi

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In occasione dell'unica data italiana dei Dying Fetus, poteva forse la Gloria di Metal.it lasciarsi scappare la ghiotta occasione di scambiare due chiacchiere con la band? Ovviamente no, infatti il vostro Michele "Coroner" ha colto la palla al balzo e ne ha approfittato per intervistare il batterista Trey Williams, che si è rivelato assai disponibile ed ha risposto senza farsi pregare alle nostre domande. Buona lettura!

Ciao Trey, benvenuto sulle pagine di Metal.it! Allora, ieri avete iniziato il vostro tour europeo al Metaldays Festival in Slovenia. Com'è stato il concerto?
E' stato grande, abbiamo avuto una grande risposta dal pubblico dalla prima all'ultima fila sul secondo palco. Penso che abbiamo avuto il miglior pubblico del secondo palco per quel che riguarda l'affluenza. Poi sai, è stato il primo concerto, forse con alcune parti da migliorare, ma ne abbiamo ancora tanti da fare.
Siete eccitati per questo tour europeo?
Sì, abbiamo diverso nuovo materiale da suonare dall'ultimo album "Reign Supreme" e siamo sempre eccitati di poter girare per tutto il Vecchio Continente. Sarà divertente!
Stasera suonerete per l'unica data italiana del vostro tour. Cosa vi aspettate dal pubblico italiano? Per voi è strano suonare in città piccole come questa (Egna, ndr) invece che in città grandi come Milano o Roma?
No, per noi non è raro suonare in città periferiche o piccole. Quando suoni in posti come questo ti trovi a esibirti davanti a persone che altrimenti non si sarebbero fatte il viaggio verso le città più grandi, quindi sono veramente eccitate di poterci vedere così vicino a casa, nel loro giardino. Tutti i fan sono generosi e ci fanno sentire la loro energia in Italia, quindi siamo davvero eccitati.
Dopo il tour europeo, suonerete in Canada e poi negli Stati Uniti con un grande tour durante l'autunno. Siete davvero impegnati sul fronte live! Vi piace andare in tour? Quali sono i pro ed i contro di questo stile di vita?
Ok, i difetti: a volte i posti dove devi andare al bagno non sono il massimo, ma non ci si può fare nulla. I pro sono sicuramente gli show: vedere le reazioni, le emozioni che riesci a trasmettere alla gente, e questo fa si che ne valga davvero la pena. Ci sono un sacco di tempi morti, in cui stai seduto e ti annoi e pensi "aah non possiamo suonare e basta, così poi mi bevo una birra?". Quindi la cosa positiva sono i concerti, quelle negative sono i tempi morti.
E' passato un anno dall'uscita di "Reign Supreme", cosa puoi dirci del disco e del responso che ha ottenuto dai fans e dalla stampa? Il pubblico ha gradito i nuovi pezzi dal vivo e qual è il tuo preferito?
Non lo suoneremo in questa parte del tour, ma "In The Trenches" è uno dei miei preferiti da suonare live. E' un pezzo molto diretto e hardcore, non ci sono blast, solo doppia cassa sul finale quindi è una canzone davvero divertente da suonare. Le risposte sono state veramente buone finora, le persone ci richiedono le canzoni che vogliono sentire, il che è positivo perchè significa che almeno leggono il libretto. Finora è stato l'album che ha venduto meglio al momento della sua uscita, quindi le cose stanno andando bene.
Credo che l'ultimo album sia meno tecnico rispetto al precedente, lo trovo più influenzato da dischi come "Destroy The Opposition" e "Killing On Adrenaline". Sei d'accordo?
Uhm, si. Sai, noi cerchiamo sempre di ricreare la magia di quei dischi, senza scrivere sempre lo stesso album. Se sia più tecnico o meno, credo che si tratti solo di un uso più ragionato ed attento della tecnica, ci sono un sacco di assoli, ci sono più assoli che in qualsiasi altro album dei Dying Fetus. Io credo che sia un album piuttosto tecnico, ma ognuno ha la sua opinione.
State lavorando a del nuovo materiale? Avete già un'idea di quando uscirà il nuovo disco?
Abbiamo appena rinnovato il contratto con la Relapse Records, stanno aspettando che facciamo uscire il nuovo album e sono sicuro che tante altre persone stanno aspettando. Al momento però non siamo impegnati nella scrittura del nuovo disco, siamo concentrati nel terminare i tour a supporto di "Reign Supreme" ma stiamo lavorando su alcune piccole idee, alcune parti, ma non posso dire che abbiamo 3 o 4 canzoni pronte.
Avete mai pensato a fare un cd o DVD live?
Sì, in molti ce l'hanno chiesto. Nel corso degli anni diversi fan generosi con del buon equipaggiamento ci hanno dato le loro riprese dei concerti e ci hanno detto che potevamo usarle se volevamo. Siamo veramente onorati e grati che queste persone abbiano impegnato tempo ed energie in questo. Quindi in futuro potremmo fare uscire qualcosa che sia un mix di tutto questo e di tutta la storia dei Dying Fetus. Non è però qualcosa che stiamo cercando di fare urgentemente.
Parlando della scena metal estrema attuale, c'è qualche band che ti piace particolarmente?
Mi piacciono i Murder Construct, che sono una specie di supergruppo con Travis dei Cattle Decapitation. Ho appena conosciuto gli Anaal Nathrakh, ho iniziato ad ascoltarli da poco ed è roba veramente figa. Poi ascolto sempre i vecchi dischi che ancora mi piacciono, ma credo che queste siano le band nuove più fresche che ci siano in giro.
Cosa consiglieresti ad una band che ha appena iniziato a muovere i primi passi?
Assicurarsi che la loro musica sia buona, lavorare sodo ma tenere ben presente che non c'è una pensione per la gente del nostro tipo, quindi ad un certo punto devi dire "ok, devo trovarmi un vero lavoro". Se sei un ragazzo giovane, hai appena finito la scuola e hai tra i 18 ed i 25 dacci dentro, questi sono gli anni in cui puoi veramente farcela. Una volta che inizi a lavorare, metti incinta una ragazza ed hai un bambino diventa tutto più difficile: non fai i soldi con gli album, fai soldi con i concerti e con il merchandising. Io ho grande empatia per le giovani band che ci sono là fuori, quindi date il massimo e capite quando è il momento di "diventare adulti", anche se fa schifo dirlo va fatto.
Sempre più band suonano alcuni dei loro dischi più importanti dal vivo nella loro interezza. Cosa ne pensi? Avete mai pensato di farlo con i Dying Fetus?
Direi di no, non ci abbiamo mai pensato. Penso che il motivo per cui non lo facciamo è che il gruppo è in giro da parecchi anni ed abbiamo fan di diverse età: abbiamo i ragazzini di 15-16 anni che stanno scoprendo cos'è la musica estrema e a cui piacciono le cose più recenti, e poi ci sono i ragazzi che sono sulla trentina o quarantina che preferiscono le cose vecchie ed è quelle che vogliono. Cerchiamo sempre di variare, non vogliamo mai suonare la stessa scaletta ogni volta che la gente viene a vederci. Ovviamente durante il tour suoneremo la stessa setlist, ma quando ad esempio torniamo in Europa cerchiamo di proporre una scaletta diversa. Sicuramente ci saranno alcune canzoni, i classici, ma vogliamo anche inserire un paio di soprese. Comunque trovo che sia una bella idea, non posso dire che lo faremo anche noi.
Bene, io avrei finito con le domande. Chiudi pure come preferisci l'intervista.
Grazie a te e a Metal.it, goditi il concerto!
Intervista a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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