Astral Domine: "Arcanum Gloriae"..nel sito della Gloria!

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E' sempre un piacere andare alla scoperta di un gruppo nuovo, ragazzi che non hanno ancora imposto il loro nome all'attenzione mondiale ma che sicuramente "si faranno". E poi poter dire "Ve l'avevo detto". E' sicuramente questo il caso degli Astral Domine, giovane band che senza dubbio farà parlare di sé negli anni a venire. Andiamo a sentire cos'ha da dirci Luca Gagnoni, la mente dietro gli Astral Domine.

Per prima cosa vi rinnovo i complimenti per “Arcanum Gloriae” e vi chiedo di presentarvi ai nostri lettori, soprattutto a quelli che ancora non vi conoscono.
Ciao! Grazie mille per i complimenti! Sono Luca Gagnoni, fondatore e compositore di musica e testi degli Astral Domine. Gli Astral Domine sono una band proveniente da Roma. Il genere che proponiamo è un Symphonic Epic Power Metal con molti “tratti” cinematografici proprio per far immergere il più possibile l'ascoltatore nella nostra musica! Il nostro debut album, intitolato “Arcanum Gloriae” è uscito lo scorso 21 gennaio tramite Bakerteam Records. Abbiamo avuto l'onore e il grandissimo piacere di avere nell'album 2 vocalist italiani incredibili : Fabio Lione e Giuseppe “Ciape” Cialone!! Il mixing ed il mastering sono stati affidati ad Andrea De Paoli nei Multimedia Sound Studio.
Astral Domine, Arcanum Gloriae..qualcuno con studi classici o naturale accostamento del latino alla vostra musica?
Diciamo che mi è piaciuto subito come suonava sia il nome della band Astral Domine e sia il titolo dell'album Arcanum Gloriae. L'inserimento di alcune parole in latino, accostate ad un' altra lingua come ad esempio l'inglese mi ha sempre affascinato e penso che questo mix di lingue possa sottolineare lo stampo stilistico della band.
Inutile negarlo, come ho detto anche in sede di recensione il paragone coi Rhapsody viene naturale per più di un motivo. Siccome sono certo di non essere il primo a farlo, come vivete questa cosa? Fastidio o orgoglio?
Sono un fan accanito dei Rhapsody sin dal loro esordio, quindi dal 1997. Il paragone che in molti stanno facendo ci fa davvero molto piacere perchè esser “accostati” ai Rhapsody oppure dire che la nostra musica ricorda moltissimo i Rhapsody è davvero per noi una fonte di grande piacere. Tutti noi stimiamo e ammiriamo i Rhapsody e tutto ciò ci rende orgogliosi.
A prescindere dalla vostra risposta alla domanda precedente, in cosa vi sentite simili e in cosa diversi rispetto alla band triestina?
Ci sentiamo simili a loro per quanto riguarda l'impatto orchestrale presente nei brani, per tutti i “neoclassicismi” della chitarra, per i cori, anche per la drammaticità dei brani.. Insomma ci sentiamo davvero molto simili, umilmente parlando, ai Rhapsody. Diversi? Non saprei.. forse in nulla, proprio perchè riteniamo che ,il genere creato e sviluppato dai Rhapsody sia perfetto per gli Astral Domine e continueremo sotto questa “scia” per sempre, ovviamente con una nostra impronta personale.
Arcanum Gloriae” mi è piaciuto davvero molto, soprattutto perché erano diversi anni che non sentivo un album di epic/power di questa qualità. Come nasce un album del genere? Ha richiesto un lungo lavoro?
Posso dirti che dietro ad Arcanum Gloriae c'è stata una mole di lavoro epica eheeh!!!! Il genere che offriamo penso sia quello che più richiede, attenzione, dedizione e sacrificio. C'è un lavoro maniacale,per le orchestre, per i cori, per le chitarre, per la sezione ritmica, per le narrazioni e per tutto ciò che contiene la nostra musica. Brani come “Tale of the Elves and Pain”, “Moonlight”, “I am the King” e “Welcome to my Reign” sono stati composti dal sottoscritto all'età di 14 anni.. Gli altri pezzi li ho composti circa un anno e mezzo fa. Quindi possiamo dire che Arcanum Gloriae è nato pian piano, con molta riflessione, lavoro e tanta dedizione proprio per non far sfuggire un minimo particolare e sopratutto per offrire agli ascoltatori un buon prodotto.
Ho visto che Francesco (Delogu) utilizza una 8 corde, cosa decisamente atipica nell’ambito prettamente power. Come mai questa scelta?
Si, abbiamo voluto inserire questa “novità” proprio per vedere come poteva rendere uno strumento che si presta fondamentalmente ad altri generi. Ovviamente non tutte le parti di Francesco sono state suonate con la 8 corde ma siamo riusciti ad usare questo strumento in maniera “intelligente”. Il risultato è stato, secondo noi davvero ottimo perchè in alcuni punti riesce ad offrire più profondità agli accordi ed è anche un buon rafforzo sui riff.
Marco (Scorletti) dietro al microfono è stato autore, a mio parere, di una prestazione davvero eccellente, degna dei grandi del settore. A questo proposito, tutto merito di madre natura o c’è tanto studio dietro?
Marco ha una voce pazzesca. Ritengo davvero che sia il cantante perfetto per gli Astral Domine. Lo conobbi circa 2 anni fa. Ero alla ricerca di un vocalist con un ottima estensione vocale, che interpretasse i brani, che li recitasse e rimasi davvero colpito quando ascoltai la versione “demo” di Holy Knights cantata da lui!! Pensai subito “Ok, è il cantante degli Astral Domine. E' perfetto per la band.” So che ha studiato ed è anche un gran vocal coach ma sicuramente il talento che ha è anche merito di madre natura. E' incredibile.
La bellissima copertina richiama innegabilmente Game of Thrones, o meglio, Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Passione comune o limitata ad alcuni di voi? (ho visto ad esempio che Yashan ha realizzato una splendida cover della sigla)
Inutile negare che l'artwork è molto ispirato alla fortunata serie de “Il trono di spade”. All'interno di Arcanum Gloriae si trova un tributo a questa saga con il brano “King of North” che ripercorre le vicende di Robb Stark. Il genere fantasy è una passione per tutti noi. Siamo fan accaniti di Tolkien, di George R.R. Martin e tutti gli altri autori che hanno creato ottime storie fantasy.
Come nascono le collaborazioni con Fabio Lione e Giuseppe Cialone?
Posso dire che, aver avuto Fabio Lione nel disco degli Astral Domine, è stato meraviglioso! E' sempre stato un mio grande sogno poter comporre un brano per la sua voce. Lo contattai per una featuring sul brano "Where Heroes Die", ascoltò il pezzo e mi disse che gli era piaciuto molto ed accettò. Siamo felicissimi di aver collaborato con uno dei migliori cantanti al mondo. Ha fatto davvero un ottimo lavoro sul brano e siamo soddisfatti al 100% per la sua grande professionalità e per la sua incredibile voce. Io e Giuseppe “Ciape” Cialone ci conosciamo da un po di tempo, ho quasi sempre seguito i suoi Rosae Crucis ed ho sempre ammirato la sua potenza ed energia che emana mentre canta. Siamo felici del gran bel lavoro fatto e di tutta la potenza che Giuseppe ha trasmesso nel brano "Falsi Dei".
Come vedete la situazione metal italiana e, in particolare, quella legata alle vostre zone di origine?
In Italia la scena metal è buona, ma purtroppo non è molto seguita. Questa cosa mi spiace, perchè ci sono ragazzi molto talentuosi che non riescono ad avere una buona visibilità e questo crea, secondo me, anche un po di sconforto. Fortunatamente non sempre è così, ma secondo me andrebbero riviste un po di cose a partire dal fatto che il genere metal non è musica di satana ma è una vera e propria arte che riesce a trasmettere grandi emozioni agli ascoltatori. Spero che queste cose, col passar del tempo, vengano capite.
Programmi per questo 2014? Qualche data al nord? Mi piacerebbe molto vedervi dal vivo!
Posso già anticiparti che il 2014 sarà, per gli Astral Domine, un anno davvero pieno di lavoro. Attualmente sto già componendo i brani del secondo album e ti dico che sarà ancor più epico, orchestrale, teatrale e cinematografico rispetto ad Arcanum Gloriae. Ho grandi cose in mente. Per l'aspetto live stiamo pianificando il tour di Arcanum Gloriae e a breve annunceremo la prima serie di date e ci saranno delle belle sorprese!!!
Bene ragazzi direi che per questa volta è tutto! Grazie mille della vostra disponibilità e della vostra musica, spero di riascoltarvi presto! Intanto..che la Gloria(e) sia con voi!
E' stato un vero piacere!! Grazie a te! May the Dragons be with you, forever!!!

Quoth the Raven, Nevermore..
Intervista a cura di Andrea Gandy Perlini

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