Septycal Gorge, tornati per dominare!

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Dopo aver sparso il seme dell'odio con il primo disco e dopo essersi creati un bel seguito con la pubblicazione del secondo "Erase The Insignificant", i Septycal Gorge tornano a farsi sentire a distanza di cinque anni, periodo tribolato ma anche formativo, che ha permesso ai ragazzi piemontesi di rientrare in pista da vincitori, andandosi ad accomodare nell'élite del death metal. Marco "Los" Losano, in questa bella chiacchierata, ci racconta tutto sul nuovo devastante "Scourge of the Formless Breed", facendo anche il punto sui primi 10 anni di storia della band e regalando diversi spunti interessanti sul rapporto con le label ed il lavoro di gestione che sta dietro ad un gruppo di nicchia, ma importante, come quello dei Septycal Gorge.

Ciao ragazzi, benvenuti sulle pagine di Metalhammer.it! Innanzitutto vi chiedo di spiegarci come mai è passato tanto tempo dal precedente Erase The Insignificant (2009)? Cos'è successo nel frattempo?
Siamo sempre stati una band che si prende il tempo necessario per fare le cose in maniera precisa finchè i risultati non appaiono soddisfacenti in tutto e per tutto. Dopo l’ultimo concerto dei Septycal Gorge (Novembre 2011) abbiamo deciso di interrompere l’attività live per dedicarci totalmente al completamento di nuovi pezzi. Inoltre suonare troppo in giro può diventare controproducente, finisci per rompere le palle alla gente (giustamente), quindi si trattò di una decisione ponderata. Il processo compositivo si è concluso attorno a fine 2012 inizio 2013 e le registrazioni sono iniziate poco dopo per concludersi definitivamente a maggio 2014. In questo anno e mezzo abbiamo affrontato i problemi più disparati dalla tendinite mia e di Diego (chitarra), ai problemi lavorativi, incapacità tecniche nel realizzare il disco, divergenze di opinioni all’interno della band. Alcuni di questi problemi sono stati risolti o tamponati in maniera più o meno soddisfacente, ma ad ogni modo quel che conta è che il disco ci soddisfi pienamente.
Ho letto da qualche parte che per la realizzazione del nuovo disco avete fatto tutto in casa. Ce lo confermi? Come si è svolto il processo e come mai questa scelta?
L’idea del registrare in casa aleggiava già da anni. Erase The Insignificant è stato registrato tutto a casa di Davide (batteria) con mix e mastering in studi professionali. Col passare del tempo ci siamo resi conto che le capacità di Davide in questo campo stavano crescendo ed abbiamo deciso non solo di registrare tutto in casa, ma anche di far effettuare anche mix e mastering a lui. Avevamo le idee piuttosto chiare su come dovesse essere il risultato finale e abbiamo potuto lavorare per ottenerlo senza fretta o pressioni da parte di nessuno. Senza contare che preferiamo tutti una buona produzione casalinga ad una registrazione con suoni di plastica come ormai troppi gruppi stanno tirando fuori. Davide ha quindi registrato la batteria nella sua saletta, ha predisposto l’attrezzatura per le chitarre a casa mia ed il basso è stato registrato in casa da Jacopo degli Antropofagus. Mariano (voce) ha registrato sempre a Ivrea da Davide. Dopo mille discorsi e discussioni abbiamo deciso anche di pubblicare il disco in maniera Do It Yourself. Le ragioni che ci hanno portato a questa decisione sono molteplici: autogestione e libertà totale (niente contratti che parlano di diritti e percentuali in mano a persone poco corrette), autonomia economica (i soldi che escono dalle nostre tasche per stampare cd, spille, adesivi, maglie ecc. rientrano solo nelle nostre tasche) e così via…
Pensate che il fatto di "autogestirsi" per le band di "nicchia" come voi sia più vantaggioso che mendicare contratti con una label che poi magari vi fa mancare promozione o che vi obbliga a comprare un totale di cd? Riuscite ugualmente ad avere una distribuzione efficace? Consigliate questa strada anche ad altri gruppi in cerca di uno sbocco sul mercato?
Autogestirsi è stato un salto nel vuoto. Non sapevamo a cosa saremmo andati incontro. Se da una parte la questione DIY ha i suoi vantaggi è anche vero che può rivelarsi un’arma a doppio taglio. Se il disco fa schifo, promuovi male o poco la band, gestisci male l’attività live del gruppo ecc. rischi di stampare un sacco di roba spendendo soldoni che poi non ti rientreranno mai! Il nome Septycal Gorge fortunatamente ha avuto un notevole seguito negli ultimi anni a livello non solo italiano ma anche estero e questo ha aiutato incredibilmente la questione autoproduzione. Al momento siamo soddisfatti di come stanno andando le vendite ma ovviamente ti devi sbattere e lavorarci. La distribuzione è difficile da inquadrare. Di sicuro la Comatose Music che si è occupata dell’edizione Americana ci ha dato una grossa mano a livello promozionale. E’ ovvio che poi dobbiamo essere noi a tenere i contatti con le distro che vogliono Scourge Of The Formless Breed nella loro bancarella o nel loro merchstore. Parlando di etichette ne conosciamo molte serie che lavorano estremamente bene nel loro campo ed altre che col tempo si sono rivelate delle mezze fregature. Il mio personale punto di vista è presto detto: dare tempo al tempo ed informarsi. E’ impensabile che un’etichetta ti faccia un’offerta di qualsiasi tipo se non ti conosce. Il modo di farsi conoscere è suonare BENE quello che si sa fare BENE confrontandosi con le altre realtà di un certo giro musicale. Questo dovrebbe essere un fattore che si presenta in automatico se davvero ti interessa una certa “scena” musicale. E’ ovvio che se inizi a suonare ma stai chiuso in sala, non parli con nessuno, non vai ai concerti e non conosci gente ti puoi scordare di combinare qualcosa. Agendo in maniera propositiva e attiva avrà senso contattare le etichette che si occupano del genere che suonate con la possibilità che vi offrano un contratto. Se dovesse capitare non fatevi fregare, leggete bene, pensate ad ogni eventualità e non regalate soldi a nessuno. Se un’etichetta si dimostra interessata a voi, significa che ci vede un guadagno, quindi non è il caso di dare ulteriore denaro a chi vi ingaggerà per ricavare soldi dalla vostra musica. Alla luce dei fatti credo che l’autoproduzione sia sensata solamente se proporzionata al giro della band. Se un gruppo ha all’attivo 10 concerti tutti a casa propria, non ha senso stampare 1000 copie di un disco registrato amatorialmente, no? Questa è la mia opinione.
Le vostre influenze sono assolutamente americane, band come Deeds of Flesh, Suffocation, Severed Savior, Disgorge... fanno parte del vostro DNA. La vostra musica è più un tributo a questo tipo di suono oppure un punto di partenza, una base per costruire qualcosa di diverso?
L’intenzione dei SG non è mai stato di emulare le band che hai citato o di tributarle in una qualche maniera. Il fulcro della band sono sempre state persone a cui piaceva questo tipo di musica e l’hanno identificata come il mezzo ad essi più congeniale per esprimersi artisticamente. I gruppi che hai elencato sono ascolti fondamentali per molti membri presenti e passati della band. Da li è partito tutto, ma ovviamente si cerca sempre di costruire qualcosa di personale, nonostante Scourge… come anche Erase… e Growing… non siano dischi innovativi o sperimentali.
La musica di Scourge of The Formless Breed presenta riff e strutture complesse ma non troppo celebrali, la tecnica è assolutamente percepibile ma non ostentata. Una scelta voluta visto il proliferare di dozzine di death band che puntato tutto sull'abilità strumentale?
Assolutamente si. Abbiamo cercato di comporre delle CANZONI più che di costruire delle tracce violente e complesse ma che non ci appartengono più. E’ ovvio che ognuno può suonare quello che gli pare come gli pare, ma la sensazione generale all’interno della band è che da un po’ di tempo troppe band siano davvero troppo uguali fra di esse oltre che ad essere cloni di altre band più famose e/o apprezzate. Lo dimostra il fatto che 4 anni fa ascoltavamo molte delle uscite brutal death del tempo, ma ad oggi ben pochi. E’ dura trovare oggigiorno il tipo di brutal che piace ai SG che è essenzialmente quello tecnico, ma non sbrodolone, con produzione non plasticosa e dove si capisce tutto ciò che succede nel disco (vedi il catalogo Unique Leader 2001/2005 per intenderci). La mia personalissima sensazione è che al momento ci siano centinaia di cloni di Disgorge, Devourment e Behemoth. Attenzione, non sto dicendo che i SG siano originali o che abbiano inventato qualcosa, ma preferisco che l’ascoltatore mi dica “Quel vostro riff mi ricorda un sacco i Deeds Of Flesh!” piuttosto che “La tua band assomiglia un casino ai Behemoth!”. Insomma, influenzati ed ispirati assolutamente si. Copie più o meno spudorate, no. Credo che i pezzi di Scourge siano molto orecchiabili nonostante il genere e la gente ci scrive per dirci cose del tipo “Ehi ma sai che non mi tolgo più dalla testa il riff del primo pezzo?”. Quando ci dicono queste cose, so che abbiamo ottenuto il risultato desiderato.
La produzione è più organica e profonda rispetto al lavoro precedente, soprattutto per la batteria che ha suoni meno secchi e triggerati, per le chitarre che sono meno spostate sugli alti e per la voce, meno "coperta". In generale sembra che il disco abbia più groove (passatemi il termine) ed anche le gravity blast sembrano sparite. Siete d'accordo? Sono scelte meditate?
Tutto merito di Davide che si è sbattuto per ottenere il suono che volevamo! L’esperienza è una maestra che prima ti fa la prova e poi ti spiega la lezione. Dopo Erase siamo riusciti ad evitare i precedenti errori di produzione. Il disco ha molto groove secondo me, sono d’accordo. I gravity blast sono stati utilizzati più come incastri e passaggi di batteria piuttosto che come strutture portanti di certi riff. Sempre tornando al discorso di prima: abbiamo capito come si suona veloce, adesso cerchiamo di comporre con gusto.
Il bellissimo artwork, svelato parecchi mesi fa ed andato direttamente sul mio desktop, è un concept che avete fatto disegnare appositamente o lo avete scelto per l'impatto? Cosa rappresenta? È legato alle canzoni?
La cover del disco è stata realizzata da Ygit Koroglu, un artista trovato sulla rete ed estraneo al mondo delle copertine metal. Ci è piaciuto molto per la sua maestria nel realizzare soggetti sci-fi ed abbiamo pensato di rivolgerci a lui per non interpellare i soliti (bravissimi, ma sempre i soliti) artisti da copertine death metal. Il concept del disco è la cosmogonia ovvero la nascita dell’universo letto e rivisitato da varie leggende, credenze e scritti. Ci sono tutti i riferimenti ai temi trattati nel testi di Mariano. Le nuvole al centrano formano un occhio in riferimento alla palpebra divina che nello spazio e nel tempo di un battito genera e distrugge un universo. Sono presenti i 7 serpenti riconosciuti come i distruttori del creato mentre il paesaggio è al contempo futuristico e primitivo.
Quest'anno sono 10 anni tondi dalla fondazione della band. Come giudicate fin qui il vostro percorso? Siete soddisfatti?
Personalmente mi ritengo molto soddisfatto del nostro operato. Abbiamo raggiunto traguardi impensabili fino a pochi anni fa. Chi si immaginava di conoscere tutte queste persone fantastiche, suonare degli States o di condividere il palco (e a volte non solo) con alcuni dei gruppi che ascoltiamo fin da piccoli? Non rimpiango niente.
Com'è cambiata la scena italiana nel frattempo? Ve lo chiedo perché è innegabile che ci sia un proliferare di ottime band death/brutal come Unbirth, Putridity, Logic of Denial, Hideous Divinity, Bloodtruth... e qualcuno è riuscito a diventare parecchio importante a livello internazionale, vedi Hour of Penance, Fleshgod Apocalypse. Come vedete voi questa "scena nostrana" e come è vista all'estero?
E’ un ambiente fantastico piena di persone incredibili. Ci sono molti gruppi di ragazzi che si sbattono e credono nella musica con i quali confrontarsi e discutere e tutto ciò è semplicemente stupendo! Sapere poi che i gruppi italiani sono rispettatissimi all’estero non può che renderci orgogliosi! Sinceramente non so dirti quanto e come sia cambiata la scena. E’ ovvio che resiste chi ci crede e chi fa le cose bene. Sono purtroppo spariti alcuni gruppi dei quali avrei voluto sentire nuovo materiale ma ne stanno nascendo altri. Spero che ci sia un ricambio generazionale cazzuto.
Dopo la pubblicazione di di Erase the Insignificant avete avuto la possibilità di partecipare a diversi festival europei e condividere il palco con parecchi nomi noti, nonché fare un tour in USA. Con chi avete legato di più e che aspettative avete per il nuovo disco?
Beh ovviamente abbiamo legato con gli Inherit Disease negli States in quanto nostri compagni di tour. Dei ragazzi davvero simpatici e cordiali, mi mancano un casino. Abbiamo conosciuto Mike Hamilton dei Deeds Of Flesh che ogni tanto ci invita ai concerti degli Exhumed quando passano in Italia (grandissimo!). Ad un paio di show negli States sono venuti a vederci Diego e Ed dei Disgorge che sono dei pazzi. Sorrisoni a trentadue denti a non finire ahahahah! Poi i ragazzi degli incredibili Defeated Sanity, dei mitici Cerebral Effusion…mamma mia quanti ce ne sarebbero ancora da elencare! Spero che il disco ci porti di nuovo in giro per il mondo! Mi manca molto la vita on the road. Una cosa che mi ha fatto trasalire l’altro giorno è stato vedere che il nostro disco è stato condiviso su Facebook dalla pagina dei Black Dahlia Murder e che il Signor Terrance Hobbs dei Suffocation ha ordinato il nostro disco. Insomma, come si fa a non essere fiduciosi con tutti questi segnali? Ahahahah!
Come siete messi per i prossimi concerti? Avete già qualche data in programma?
Purtroppo stiamo ancora provando in sala. La tendinite ha tolto molto sia a me che a Diego e stiamo cercando un bassista. Non vediamo l’ora di tornare, davvero ce la stiamo mettendo tutta.
Grazie della bella chiacchierata! Aggiungete pure note/argomenti che volete/ritenete importanti e non sono stati trattati nelle domande. Chiudete come volete, saluti, proclami, minacce...
Niente da aggiungere! Grazie a te ed a chiunque leggerà questa intervista! Fatevi un giro sulle nostre pagine! Ci vediamo on the road!

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Intervista a cura di Francesco Frank Gozzi

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