Apophys, un meteorite death metal!

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Gruppo:Apophys

Dopo essere rimasti sorpresi dalla bontà di "Prime Incursion" e dopo averlo analizzato in sede di recensione, abbiamo contattato Kevin Quilligan (singer) per scambiare qualche parola e capire meglio come sono nati e dove vogliono andare gli Apophys. Tra una puntata di Superquark e classifiche metalliche, ne è uscita una piacevole chiacchierata

Ciao Kevin, benvenuto su Metal Hammer Italy!
Parlaci un attimo della formazione della band visto che esordite proprio ora. Siete tutti ragazzi olandesi e suonate già in diverse band (anche ben conosciute), eravate stanchi della visione musicale dei vostri gruppi e avete formato gli Apophys per esplorare più in profondità un certo tipo di suono? Oppure tutto è nato in maniera più spontanea, tipo "facciamo una jam session insieme e vediamo che ne esce"?
Sanne (guitars) ed io abbiamo cominciato a lavorare su diversi demo che si sono rivelati in poco tempo il materiale migliore che avessimo scritto finora. Abbiamo così deciso di scoprire fino a che punto potevamo spingerci visto che avevamo parecchia fiducia nelle canzoni. Penso che quando Michiel decise di unirsi a noi, dicemmo: "bene, ora ci stiamo trasformando in una band vera e propria con membri con cui amiamo suonare". Questo è il momento in cui tutto è diventato più serio.


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Puoi dirci qualcosa sulla scelta del nome della band e sul concept che ci sta duetro? Sembra che abbiate utilizzato la paura generata da una catastrofe incombente in una forza di reazione, costruendo un suono per affrontare la realta, è così?
La parola Apophys deriva dall'asteroide Apophis ed il concept che ci sta dietro è collegato alla nozione di quanto fragile sia in realtà, la nostra esistenza, una volta che la metti in una proporzione "galattica". Questo però non significa che noi non possiamo fare niente. Un'altra parte importante del concept è il fatto che guardi avanti e... in alto. Ci sono così tante cose ancora da scoprire, stiamo solo scavando la superfice di quello che c'è là fuori
Voglio essere sincero con te, penso che il vostro disco di debutto sia uno dei migliori in campo deth metal di quest'anno. Il vostro mix di brutalità, velocità e tecnica ha costantemente del groove, un songwriting solido e strutturato ma mai fine a se stesso. E' stata dura trovare il giusto songwriting per arrivare a questi risultati? E' stata una sfida o ci siete riusciti naturalmente?
Grazie mille, è fantastico sentirtelo dire. Io credo nella musica, e qualsisi tipo di musica, dev'essere come prima cosa memorabile. C'è un'incredibile quantità di metal in giro e ci sono un sacco di band che cercano un'identità rincorrendo un suono che sia il più tecnico possibile. In tutto questo, spesso ci sento una mancanza di arrangiamento, fattore che ritengo il più importante per riuscire ad avere una buona canzone. Una volta che scriviamo la struttura per una traccia, cominciamo ad analizzarla, a sezionarla, ad arrangiarla finchè non ne siamo completamente soddisfatti. Non è una cosa difficile ma richiede parecchio tempo ed attenzione, questo viene fatto per ogni singola canzone.

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Anche il sound è incredibile, ben bilanciato tra sporcizia e pulizia, riff taglienti e potenti blast. Cosa puoi dirci delle sessioni di registrazione e del mixing?
Ci piace avere il cotraollo di quello che facciamo. Ci piace poter plasmare il nostro sound così come facciamo per le canzoni. Per me è il passo successivo più logico per creare qualcosa che senti veramente tuo. Ho registrato le chitarre, il basso e la voce da solo e ho mixato l'album. Non siamo tuttavia così supponenti da pensare di non avere bisogno di qualcuno. Ecco che la batteria è stata registrata ai Soundlodge Studio con Jorg Uken e l'album masterizzato dal vostro grande Stefano Morabito presso i suoi 16th Cellar Studio. Sono entrambi grandi produttori con cui è stato un piacere lavorare. La cosa fica di fare tutto da soli è il fatto di poter usare tutto il tempo di cui si ha bisogno, amo avere gli spazi ed il tempo per sperimentare. Ho imparato molto facendo questo disco.
Se dovessi nominare tre/quattro band da cui siete stati ispirati, chi diresti?
Io e Sanne finiremmo per fare a botte su uno o due nomi probabilmente ahahah. Avremmo bisogno di almeno 10 nomi per essere entrambi d'accordo su qualcuno, quindi, ti dico la mia personale lista:

Suffocation: Il primo e più importante esempio di energico e furioso death metal con arrangiamenti vincenti. Abbiamo detto prima di come sia importante per la musica essere memorabile, i Sufocation fanno questo da anni.

Cannibal Corpse: amo i Cannibal Corpse, in special modo con George Fisher, sono entrato nel mondo del death metal grazie a loro. La gente continua a dire che i Cannibal fanno sempre lo stesso tipo di dischi, io non sono d'accordo. Possiedo 6 album dei Cannibal Corpse e sono tutti molto solidi ed abbastanza vari. Quando vado ad ascoltare una nuova canzone Cannibal Corpse non sono alla ricerca di qualcosa che è totalmente diverso da quello che hanno fatto prima. Voglio solo che mi sciolgano la faccia come la prima volta che li ho ascoltati.

Decapitated: se l'Europa dovesse rispondere con un nome a tutte queste death metal band americane, i Decapitated sarebbero quella risposta. Nihility e The Negation sono due dei miei album preferiti si sempre. E torniamo ancora una volta alla "memorabilità" delle canzoni di cui parlavamo, pur essendo molto tecniche e brutali.

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Cosa puoi dirci dei testi? Sono legati a viaggi trascendentali, minacce globali o qualcosa di simile? Tutti i testi sono legati al concept di 99942 Apophis opure no?
'Prime Incursion' può essere visto come una collezione di brevi storie Sci-fi. Ogni canzone ha il suo tema ed il suo background. Il pezzo Humanity's Epilogue scava invece più in profondità, analizza meglio la possibilità, che l'astereoide Apophis possa colpire la Terra.
In generale i testi hanno più soggetti, per lo più incentrati su pianeti in galassie molto molto lontane. Ad esempio, il brano 'Miscreants' racconta la storia di una razza molto sviluppata che vuole creare una nuova forma di vita. Ma l'esperimento va terribilmente male ed i creatori sono costretti a distruggere la loro creazione.
Hai più paura di una auto-estinzione (quindi causata dall'uomo) o di una fine causata da una catastrofe naturale?
Penso che il genere umano sia troppo resistente per causare una vera auto-estinzione. Siamo fatti per sopravvivere, semplicemente per il fatto che siamo "progettati" in modo così complesso ed avanzato che che troveremo sempre una via d'uscita. Ciò detto, se la minaccia di una auto-estinzione si facesse seria, dovremmo riuscire a rivedere gran parte delle nostre priorità per farcela. La catastrofe naturale sembra più probabile, anche se non abbiamo ancora parlato di un'invasione! Questo potrebbe essere quello che ci porta alla fine!
La prossima domanda è tosta. Sin dall'inizio la musica è stata molto ispirata dalle stelle, dai pianeti e dalle galessie, prova quindi a farmi il nome di cinque album METAL il cui concept sia lo spazio!
Senza andare a guardare o cercare, ecco quello che mi viene in mente:

Ogni album degli Origin, tutti i loro album. Amo gli Origin, hail the space!
Labyrinth Constellation degli Artificial Brain. Caldamente consigliato.
From Mars to Sirius dei Gojira
Una manciata di album degli Hypocrisy ed il primo disco degli Obscura.

Non male eh?
Cosa puoi dirci sulle vostre prossime mosse? Andrete alla ricerca di una nuova catastrofe da cui prendere ispirazione per scrivere nuova musica? Nel frattempo c'è la possibilità di vedervi su di un palco?
Al momento abbiamo cominciato a lavorare su alcunu demo, abbiamo in programma di arrivare ad un livello spuperiore e tirarne fuori qualcosa di speciale. E' tutto quello che posso dire per ora. Stiamo anche lavorando con District 19, una booking agency europea molto grande per mettere giù date e promuovere il disco. Speriamo anche di passare dall'Italia al più presto.
Come da tradizione, ti lascio concludere l'intervista nel modo che preferisci, ringraziandoti prima per la tua pazienza e disponibilità.
Grazie a te Frank per questa intervista, mi sono divertito. Speriamo di vedervi presto e vi ricordiamo di andare ad ascoltare il nostro disco, in uscita il 7 aprile per Metal Blade Records!


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Intervista a cura di Francesco Frank Gozzi

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