SEPTEM: e all'improvviso... pseudonica!

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Gruppo:Septem
Nati nell’ormai lontano 2003 in quel di La Spezia, i Septem sono giunti con “Pseudonica”, uscito lo scorso 21 gennaio per la Nadir Music, al traguardo del terzo album in studio.

Foto copertina tratta da pagina Facebook
Septem


La band, tramite il suo vocalist Daniele Armanini, ci ha gentilmente concesso la seguente intervista che trovate di seguito:
Ciao Daniele e grazie per la disponibilità. Siete finalmente tornati con un nuovo album dopo ben 6 anni di assenza. Tutta questa attesa è stata dovuta solamente alla pandemia o c’è dell’altro che ha rallentato il processo di scrittura del nuovo disco?
Daniele: Ciao tutti e grazie dello spazio che ci concedete.
Diciamo che, al netto della pandemia, ci sono successe un mucchio di vicende, purtroppo negative ma, per fortuna, anche qualcuna positiva, che ci hanno segnato sia come musicisti, ma soprattutto come persone. Tutto questo ha rallentato il nostro cammino, ma ci ha permesso di maturare tantissimo e ci ha legato ulteriormente a livello umano e musicale. 
Abbiamo riversato tutte le nostre emozioni nella musica e devo dire che tutto ciò è servito a fare uscire un album come Pseudonica, che alla fine è uscito quasi di botto. Dopo aver superato I problemi lo abbiamo scritto in poco tempo devo dire.

L’album è stato prodotto, se non sbaglio, da Tommy Talamanca, storico chitarrista dei Sadist. Come è nata la collaborazione con lui?
Daniele: Sin dal 2011. All'epoca eravamo alla ricerca di uno studio e una situazione degna per cercare di far uscire la nostra prima demo nel miglior modo possibile. 
L'incontro con Tommy ma anche con Trevor e Federico, cioè tutto lo stato maggiore della Nadir Music è stato per noi una manna dal cielo. 
Grazie al lavoro straordinario di Tommy siamo cresciuti, album dopo album, trovando il sound giusto per quelle che erano le nostre idee musicali. 
La sintonia tra noi e Nadir è cresciuta nel tempo e grazie alle qualità tecniche, musicali ed umane di Tommy siamo riusciti ad evolverci al meglio. 
Lui, oltre ad essere strepitoso ed uno dei migliori in assoluto dietro il mixer, è anche un musicista di livello assoluto e capisce bene le dinamiche di una band, così ci aiuta in ogni fase del lavoro in modo eccezionale. 
Se collaboriamo con Nadir da undici anni ormai è segno che meglio di così non potevamo trovare. 

Pseudonica”: come mai questo titolo?
Daniele: Pseudonica è una parola che ho “inventato” per descrivere qualcosa che all'improvviso appare, interviene o nasce a sconvolgere la nostra vita. E' il simbolo dell'inaspettato, di ciò che non credevamo fosse possibile, o non avevamo preventivato e che al suo accadere ci sorprende e ci trasforma. 
L'ho pensata in senso positivo, a qualcosa, o qualcuno, che ci aiuta ad attraversare ed uscire dai momenti bui, ma può anche essere qualcosa di terribile che ci accade quando siamo troppo arroganti, o crediamo di essere superiori a tutto e tutti.

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C’è una traccia (la mia preferita, tra l’altro) all’interno del disco, intitolata “Sa Femmina Accabadora” che non può non suscitare la curiosità e l’attenzione anche dell’ascoltatore più distratto. Andando a documentarmi, ho scoperto che tale “Femmina Accabadora” (ovvero “Colei che porta la morte”) era una donna (realmente esistita in Sardegna negli anni ’60) che praticava, di sua spontanea iniziativa, una forma di eutanasia, sicuramente poco ortodossa, ma che comunque, veniva vista come una sorta di liberazione, in quanto poneva definitivamente fine alle sofferenze del malato. Da dove avete preso l’ispirazione per scrivere un pezzo su questa particolare figura?
Daniele: Siamo persone che per lavoro, musica o vacanze, hanno viaggiato molto, in tutta Italia e nel mondo. 
Nella band inoltre, i chitarristi Enrico Montaperto e Luca Riggio sono di origini sarde e quindi siamo venuti a conoscenza di questa leggenda. 
Ci sembrava un argomento interessantissimo da trattare, ed io sinceramente sono annoiato dai soliti temi fantasy o nordici che spesso neanche ci appartengono. Poi, per carità, "
Il Signore degli Anelli" è uno dei miei libri preferiti, un capolavoro, ma musicalmente non mi metterei mai a trattarlo.
 Così, abbiamo pensato che una figura così onirica ed affascinante fosse un soggetto veramente molto heavy ed oscuro di cui parlare ed inoltre rientrava in modo totalmente naturale nel mood dell'album. 
Abbiamo deciso di scrivere un pezzo oscuro e cercare di dipingere l'Accabadora al meglio. 
Tutto è molto greve nella canzone, dalla musica al cantato, quasi una litania sofferta in certi punti. 
Penso sia un brano riuscito, ne siamo molto contenti ed è uno dei più gettonati dai nostri fan.
Ricollegandomi alla domanda precedente: c’è un concept che sta alla base di Pseudonica e che magari ruota intorno alla figura della Femmina Accabadora o, più in generale, al concetto della morte?
Daniele: Il concetto base, che lega un pò tutte le canzoni (pur con qualche divagazione, vedi Call of Love), è quello che nulla di quello che viviamo, sentiamo o facciamo nella nostra vita vada perso per sempre. 
Le persone che amiamo, l'arte, i sentimenti la musica, i momenti importanti, non finiranno qua, in questo mondo, con la nostra morte. 
Ritroveremo in un altro universo, tempo o dimensione ciò che qui non abbiamo più.
 Magari in un'altra forma ed energia, ma ci ritroveremo con le persone che abbiamo amato e con cui abbiamo vissuto nella nostra esistenza. 
Se l'universo è infinito allora infinite sono le posssibilità di ritrovarci di nuovo (The Otherside) da un'altra parte
In tutto il disco, a mio avviso, si sentono fortemente le influenze degli Iron Maiden più recenti ed elaborati, eppure, sempre secondo il mio modesto parere, la band riesce a esprimersi meglio quando esplora territori più aggressivi, che personalmente mi hanno ricordato gli indimenticabili Nevermore o, in tempi più recenti, qualcosa degli Witherfall. In questo senso, l’ingresso di Luca Riggio, non solo come chitarrista, ma anche come voce di supporto, con le sue linee vocali sporche, gioca un ruolo fondamentale su Pseudonica. Dove avete “scovato” Luca? Com’è nata la vostra collaborazione?
Daniele: Luca è un nostro storico caro amico ed è entrato nella band ormai da 4/5 anni; era la persona giusta per la nostra band. 
Suona e canta molto bene e il suo ingresso è stata una fortuna enorme.
 Abbiamo adottato sin da subito il dualismo vocale perchè per noi è un'ulteriore soluzione per poterci esprimere in modi diversi e avere più fonti di ispirazione da cui attingere.
 Certo, gli Iron Maiden, come hai detto tu, sono tra i nostri gruppi preferiti, ma le nostre influenze sono talmente tante e diverse che l'elenco è lunghissimo e non riguarda solo il rock o metal, ma anche artisti immensi, come ad esempio Lucio Battisti.
Maiden a parte, quali sono le vostre principali influenze musicali?
Daniele: Come ti dicevo prima, è un lista lunga davvero!. 
Per farti qualche nome, ti cito a caso: Deep Purple , Pantera, Queen, Megadeth, Dream Theater, il rock e il metal a 360°!

Io dico sempre che ascolto di tutto, dai Poison ai Venom! Uso sempre questo paragone, perché queste due band hanno un nome che ha lo stesso significato, ma suonano due generi molto diversi. 
E poi, anche artisti extra rock sono tra i nostri ascolti. 
A me piace ad esempio tantissimo il funky!

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Foto tratta da pagina Facebook
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Cosa ne pensi della scena metal italiana? C’è qualche band emergente (escludendo quindi i “titani” come Rhapsody, Labyrinth, Eldritch, Secret Sphere ecc....) che ti piace particolarmente?
Daniele:⁃ Il discorso sulla scena metal sarebbe molto lungo da affrontare, perché prima vorrei capire cosa si intende per "scena". 
Io ritengo che nel panorama musicale metal italiano ci siano tantissime band strepitose che hanno tutti i mezzi artistici per essere al livello di qualunque altra band mondiale. 
Abbiamo avuto modo di suonare con tante realtà da tutta Italia e ci sono band veramente forti: Vexovoid, Frostmoon Eclipse, Fog, From the Depth, Path of Sorrow, Winterage, Damnation Gallery... sono solo esempi di gente con cui abbiamo suonato e te ne potrei citare altri. 
A livello artistico, credo che in Italia ci sia tanto vero talento da far emergere, bisognerebbe essere più attrezzati in tal senso e ad avere un sistema concertistico che supportasse meglio tutte queste valide realtà.
Ok, prossima domanda, alla quale tu hai già risposto. Anche il resto della band ascolta, come te, di tutto o gli altri membri sono dei “True Defenders”?


Daniele: Diciamo che siamo tutti metallari e su questo non ci piove! 
Certo, non abbiamo mai messo le mutande di peluches o parlato nei nostri testi della "spada di spadoni" e del "drago dei dragoni"! Ovviamente sto estremizzando! (ride!).

Ci piace suonare metal e unire potenza e meoldia per dare una personalità e riconoscibilità ad ogni nostra canzone. 
Ma, come ti ho detto prima, ascoltiamo tutti anche altri artisti o generi musicali diversi e che esulano dal contesto metal. 
Questo ci da la possibilità di avere più fonti di ispirazione e consentire un approccio diversificato quando componiamo le nostre canzoni. 
Crediamo sia una cosa davvero importante e che ci arricchisce musicalmente.
Classica e triste domanda di rito del periodo: restrizioni pandemiche permettendo, avete in programma, qualche data live per promuovere l’album?
Daniele: Ci stiamo muovendo per schedulare più date possibili, compatibilmente con la situazione contingente attuale. 
Sicuramente ci muoveremo in Italia, ma anche all'estero! 
Restate sintonizzati!

Cambiamo argomento. Affrontiamo l’eterno dilemma del mercato musicale attuale: secondo te, sia come artista che come fruitore, è meglio lo streaming o il caro e vecchio supporto fisico (che sia cd o vinile)?
Daniele: Per motivi anagrafici, non posso non essere un nostalgico e quindi io sono legato al supporto fisico, ovviamente! Ma, 
visti I tempi che viviamo, ormai non si può più pensare di non aver a che fare con lo streaming o le piattaforme musicali on line! 
Da una parte garantiscono una visibilità che non si raggiungerebbe coi mezzi tradizionali, dall'altra sono stati la causa del crollo delle vendite dei dischi. 
Come fare? 
Beh, io consiglio di ascoltarvi tutto ciò che volete on line, ma se una band vi piace veramente e volete supportarla sul serio, comprate il loro disco ed andate ai loro concerti! 
Si può fare buon uso della tecnologia e allo stesso tempo gustarsi la musica dal vivo e custodire gelosamente una copia dell'album che vi piace!
Sottoscrivo ogni tua parola al 100%!
Ultima domanda: quali sono i programmi futuri della band?
Daniele: Ora stiamo supportando e promuovendo in ogni modo Pseudonica.
 Ci stiamo muovendo a tutti i livelli per far girare la nostra musica il più possibile ovunque e il nostro obiettivo è di tornare a calcare i palchi, stiamo lavorando in questa direzione, presto avrete notizie! 
Stiamo anche già pensando a nuova musica, perché vogliamo portare avanti i Septem ancora ed ancora. 
Quindi, seguiteci su tutte le piattaforme e social (FB, Istagram, Spotify, YouTube, etc etc) per avere nostre notizie o per ascoltare la nostra musica, ma se vi piace ciò che facciamo: comprate i nostri dischi e venite ai nostri concerti! 
Ci troveremo al bancone per bere una birra, il primo giro lo offrono i Septem!
Beh, in tal caso, contate pure su di me! Scherzi a parte, in bocca al lupo per tutto ragazzi, nuovamente grazie per la disponibilità e complimenti per Pseudonica, un disco molto affascinante e pieno di sfumature interessanti.
Daniele: Grazie del tempo che ci avete concesso, un saluto a tutti voi ed un abbraccio. 

Be good, drink beer, fuck and Rock'noRoll!
Intervista a cura di Ettore Familiari

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