Luca Turilli (Luca Turilli, guitars)

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In occasione dell'uscita di "Prophet of the Last Eclipse" abbiamo scambiato ben piu' delle canoniche quattro chiacchere con il simpaticissimo chitarrista dei Rhapsody!

Ciao Luca, qui Marco, che ne dici di cominciare subito parlandoci un po' di "Prophet of the Last Eclipse?" E' passato ormai qualche anno dal tuo primo disco solista, a cosa è dovuta la decisione di un secondo album?
Beh, vedi, quando sei impegnato in un progetto (i Rhapsody) da tanto tempo, a volte ti viene la voglia di trattare argomenti diversi, che magari non hanno nulla da spartire col progetto originario, sia musicalmente che liricamente. E' stata questa la molla che mi ha fatto intraprendere il mio viaggio solista...vedi, io compongo molto velocemente, e ormai nella memoria del PC ho talmente tante canzoni che mi seccherebbe portarmele nella tomba con me!

Cosa significano il titolo dell'album e la copertina, con questo enorme robot?
Vedi, volevo innanzitutto avere un chiaro cambio di stile rispetto ai Rhapsody...come ho scritto nel booklet del primo cd avrei scritto una trilogia solista, album completamente diversi e ambientati in mondi diversi.. Ho voluto ambientare "Prophet" in un mondo fantastico, il mondo di un film che io amo tantissimo e che è "Event Horizon"...volevo ricreare lo stesso feeling del film, e ho creato la storia di questa astronave mandata a vedere cosa ci sia dentro a un buco nero: l'equipaggio viene completamente distrutto dopo l'incontro con il male cosmico, e dopo lo schinato sul pianeta Zephir viene trovato il corpo di una ragazza. Gli abitanti di Zephir riescono a rianimarla, ma lei non ricorda più nulla di ciò che è successo...a questo punto però sul pianeta iniziano a succedere strane cose, come ad esempio una eclissi che abbassa la temperatura del pianeta ghiacciando i mari. Gli abitanti di Zephir vedono nella ragazza la causa di tutti i loro mali, dato che le mostruose creature nate dai ghiacci le risparmiano la vita.Beh, ti ho detto abbastanza, il finale della storia non te lo svelo!

Luca, possiamo dire quindi che l'abbandono delle tematiche fantasy tanto care ai Rhapsody sia stato una scelta voluta proprio per staccare?
Non è stata voluta per staccare coi Rhapsody, solo che quando ti focalizzi su una cosa per tanto tempo, senti il bisogno di fare qualcosa di totalmente diverso, anche per "ricaricarti". Io inoltre sono affascinato dalla fantascienza e dai film ricchi di effetti speciali...quindi mi viene naturale scrivere di queste cose.

Hai prodotto anche questo album (come tutti quelli dei Rhapsody) con Sasha Paeth degli Heaven's Gate dietro il mixer. Come è nata questa collaborazione che dura ancora adesso?
Beh, lui era il produttore di Limb, il nostro manager, e quindi la scelta è stata obbligata! All'inizio del nostro rapporto abbiamo avuto parecchie discussioni: lui credeva che il genere da noi proposto non avrebbe mai funzionato, e quindi ha molto insistito per apportare al nostro debut album molte modifiche, visto che Sasha è orientato verso gruppi più vecchi, quali Frank Zappa ecc.Limb però
amava molto il nostro sound, quindi la collaborazione è continuata: dopo esserci chiariti per bene abbiamo imparato a lavorare così bene insieme che questo sodalizio continua ancora adesso! Adesso poi ci sono un sacco di attrezzature moderne, che giovano molto alla facilità di lavoro, quindi evidentemente i rapporti sono ancora più semplici.

Luca, hai qualche data dal vivo di supporto al tuo disco solista?
No, ancora niente, dato che la mia intenzione è quella di andare "on stage" solo dopo il terzo disco: ho già un sacco di idee su quello che potrebbe essere il background del palco; voglio organizzare tutto nel migliore dei modi, e come ti ho detto, preferisco aspettare l'uscita del terzo disco, per inserire altri elementi che ho già in mente.

Ora una domanda tecnica: parlami un po' della tua strumentazione: quali chitarre amplificatori ed effetti usi?
Uso un amplificatore Flexton II della Line six, con cassa Marshall durante i tour e Line Six in studio. Per quanto invece riguarda le chitarre uso due modelli che mi sono fatto costruire da un liutaio francese, basate su corpo Ibanez e PickUp Seymour Duncan. Uso pochissimi effetti, sempre della Line Six: mi basta un po' di chorus e di delay, o al massimo un po' di flanger, che ricrea molto bene le atmosfere "spaziali" nello stile di Drenning dei Crimson Glory.

Luca, adesso una piccola critica: non ti sembra che in "Prophet of the Last Eclipse" il volume della tua chitarra, soprattutto durante le ritmiche sia eccessivamente basso?
Ho capito bene a cosa ti riferisci e penso che tu abbia ragione. Vedi, a me piacciono molto gli album molto sinfonici, in cui le parti orchestrali abbiano un gran peso: questo ci da un grosso problema, che col nuovo Rhapsody dobbiamo assolutamente risolvere: c'è un grosso problema di dinamica e di compressione finale durante il mastering, e la chitarra è sempre la prima a pagare questo dazio! Il fatto è che sia coi Rhapsody, sia per i miei dischi solisti ci siamo sempre serviti dello studio personale di Sasha, che sotto questo aspetto può essere decisamente migliorato! E' per questo che abbiamo intenzione di mixare il nuovo Rhapsody in uno studio più attrezzato...insomma...con le "palle quadrate". E' facile fare il mastering di un gruppo senza orchestra, ma se ad esempio senti S&M dei Metallica, potrai notare che la potenza e il punch della chitarra sono notevolmente diminuiti rispetto ad un qualsiasi altro album dei Metallica.

E per quanto riguarda i Rhapsody? Cosa bolle in pentola?
Guarda, proprio oggi io e Alex abbiamo terminato la produzione, è stato un lavoro duro ma ne siamo davvero orgogliosi. Non ti anticipo nulla però, perché vedrai e sentirai quando usciranno i primi sample. Tieniti pronto però a un album che spiazzerà molta gente...

I saluti finali sono tuoi!
Ciao Marco, grazie per questa intervista, e un saluto grandissimo a tutti i lettori di EUTK!

Intervista a cura di Marco 'Magò' Colombo

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