National Suicide: condannati a suonare Thrash!

Affilati, coerenti ed efficaci, proprio come la loro proposta musicale, ecco come il cantante Stefano Mini ci presenta i National Suicide!

Da quant'è che avete abbandonato la caotica New York a favore dei bellissimi paesaggi del Trentino Alto Adige?
Hahahah … mai stati a NY! Penso tu possa riferirti al fatto che in tanti ci paragonano agli Overkill … Ti dirò che la cosa ci onora, anche se non credo si possano mettere seriamente a confronto le due Band, per via di diversi fattori: noi siamo molto più diretti, meno influenzati dai Maiden, la mia voce è in generale più grezza ed acuta rispetto a quella pregevolissima di Blitz; siamo, insomma, più “Bay Area oriented”! E anche molto, ma molto più Underground … Hahahah ….
Vi ricordo al Badia Rock nel 2004, quando la band si chiamava ancora Riven, come, è perchè, si è poi passati ai National Suicide?
Quella band si è sciolta per motivi legati agli eccessi di alcuni. E poi c'era chi voleva sperimentare nuove soluzioni, abbandonare la Via maestra. I National Suicide sono l'estremizzazione dei Riven in termini di coerenza.
Rimanendo in tema "live", vi ho rivisto ed apprezzato al Play It Loud, voi siete usciti soddisfatti da quell'esperienza?
Il Play It Loud è una grande iniziativa; forse il più importante evento legato all'Underground Old School in Italia. Non abbiamo suonato al massimo, ma il pubblico era tutto per noi, ed i ragazzi si sono sfasciati sotto al palco. Abbiamo anche venduto un bel po' di cd, per cui non si può dire altro che bene della situazione! Tra l'altro, abbiamo avuto la misura di quanto siamo seguiti nel nostro piccolo: vedere tutta quella gente che conosceva le canzoni, benché il prodotto fosse appena uscito, ci ha sorpreso non poco.
Riuscite a suonare spesso dal vivo? Quali sono le reazioni che ottenete presso il pubblico?
Dobbiamo rifiutare molte date, per via degli impegni personali di ciascuno; questa è la nostra passione, ma dobbiamo anche lavorare! Hahahah … cerchiamo di selezionare le Occasioni più gustose dal NOSTRO punto di vista e cioè quelle decisamente legate al Thrash tradizionalista, alle Organizzazioni più oltranziste. Lì ci sono i Veri, Veri Amici dei National Suicide. Pensiamo di coltivare il terreno su cui siamo nati, onorare i Raduni che abbiamo sempre frequentato, la gente che ci onora del proprio rispetto. Così, la Nostra Gente ci conosce: si sfascia agli Show, canta con noi i ritornelli, ci supporta e ci perdona quando, troppo ubriachi, non arriviamo a finire una canzone! Hahahah ...
Giuliano Mazardi, oltre che l’organizzatore del Play It Loud, è anche il fautore della My Graveyard Productions, l'etichetta per la quale è uscito "The Old Family Is Still Alive", come è nata la vostra collaborazione?
All'inizio, l'idea era di registrare quattro brani per il MySpace, ma senza che seguisse un Promo vero e proprio. Subito però sono arrivate dall'Italia e dall'estero le prime proposte di Contratto, tra cui quella di Giuliano che già conoscevamo per la coerente dedizione alla causa dell'Old School. Alla fine abbiamo utilizzato le quattro tracce per il Promo 2007, firmato per la My Graveyard e cominciato a pensare all'Album. A tutt'oggi, non abbiamo mai scartato un'idea: le canzoni presenti sul Full Length sono tutto quello che i National Suicide hanno provato a comporre sin'ora.
Prima di parlare del disco, ancore due parole sulla band, che dopo le registrazioni ha subito un "riassestamento", vero?
Si. Ema è uscito e oggi suona cose molto più complesse, che sicuramente metteranno in luce il suo indubbio talento; mentre è ritornato Zeta, già con noi ai tempi dei Riven: rispetto a quella Band, dunque, oggi si può dire che cambia solo un chitarrista… ma non è poco, perché considero Tiz uno dei migliori in Italia e sulla piazza della New Wave of Thrash Metal in generale..
Veniamo a "The Old Family Is Still Alive", solo un omaggio al Thrash Metal Old School?
Questo disco è semplicemente Thrash. E diventa un omaggio al passato dal momento che il Genere non è più suonato nel rispetto dei Canoni che l'hanno reso unico ed indimenticato. Per quanto ci riguarda è tutto quello che ci piace suonare, ed anche un modo per ricollegarci ad un indubbio DNA, un originale Lignaggio, senza traccia di imbastardimento.
Pensate che sia ancora possibile essere originali nel genere che proponete o che ne vale la pena provare ad esserlo? E voi ci provate?
Intendiamoci … Quando suoni un “Genere”, sei “originale” per quel tanto che scrivi canzoni nuove capaci di trasmettere certe emozioni agli appassionati del genere specifico. Quindi, se le tue canzoni sono “talmente Thrash” da piacere ai Thrashers.
L'originalità intesa come commistione di generi, qui, non ha molto senso; perché porta al superamento del Genere e alla sua dissoluzione in composizioni magari genialissime, ma scarsamente attinenti al gusto nostro e della nostra Gente. Il Metal non è più “Metal” se evolve in “altro”. Noi siamo originali per quel tanto che diamo al Thrash la particolare sfumatura di cui siamo portatori, scriviamo ritornelli che si ricordano, sigliamo le composizioni con titoli emblematici di una certa Attitudine, che sentiamo di condividere con chi ci segue. Ci paragonano agli Exodus, agli Overkill, agli Anthrax: provate ad ascoltare quelle Band e subito dopo noi! Non siamo “uguali”, benché il DNA sia lo stesso e quindi assomigliamo loro come i figli ai genitori! Per dirla in breve e per immagini, il Thrash era un magnifico castello in rovina … Noi abbiamo prelevato da quel macello alcuni blocchi di pietra, e ne abbiamo fatto una villetta per noi, ed alcuni ospiti speciali. Che c'è di male?
Uhm... quante volte al giorno sbottate con esclamazioni tipo "...non potevamo nascere almeno 30 anni fa!!"
Io sono nato nel '69. Per cui questa non è una Band che scimmiotta gli anni '80, ma il Progetto di chi continua nel 2010 a difendere la Linea, avvalendosi della collaborazione e dello Spirito di alcuni nuovi nati all'interno della Vecchia famiglia. E' bene intendersi, su questo punto! Perché la differenza è abissale. Oggi i National Suicide trovano il momento migliore per nascere e lavorare. La Scena è rigogliosa e tante persone si interessano a quel che combiniamo dal punto di vista musicale.
Che cosa vi ispira maggiormente nella stesura di un brano, i giornali, la televisione, "Taking Over", "Fabulous Disaster" ... che altro?
A dirtela tutta, è un complesso di elementi: gli ascolti musicali, certamente; ma anche la vita vissuta, gli schizzi furiosi che ci passano per la testa, le Feste, i ricordi. Se tu ci conoscessi personalmente e girassi un po' con noi, capiresti. Questa è una Band molto poco professionale e, piuttosto, assolutamente sospesa tra il Sogno adolescenziale ed una Realtà per certi versi estrema. Leggere i nostri testi è l'unico modo per avvicinarsi al nostro Universo.
Qual'è il vostro rapporto con la tecnologia ed Internet? In particolare modo con il file sharing. Siete favorevoli o contrari al download di brani musicali?
Internet, per noi, è stato una manna: vedi il My Space. Il file sharing potrebbe certamente creare qualche problema alla nostra Etichetta sul lungo periodo ( e di conseguenza a noi, perché se non vendiamo a sufficienza non facciamo il secondo disco … hahahaha ...), ma al momento non ha fatto che diffondere a macchia d'olio la nostra Musica in tutto il mondo, decuplicando gli ordini di chi ha apprezzato la proposta dopo aver dato qualche ascolto e facendoci così, alla fine dei conti, un gran favore.
Ma quanto c'è ancora da scoprire del Thrash Metal andando oltre i grossi nomi che tutti conoscono?
Chi si appassiona al Genere non la finirà più di riscoprire grandi Band sottovalutate nel passato perché Internet non c'era e si potevano ascoltare quasi solo le grosse produzioni o le produzioni Underground nazionali.
E tra le nuove leve... ovviamente avendo l'accortezza di non citare i National Suicide... ehehh
Per le novità, invece, dico di guardare all'Italia, sia sul versante più influenzato da sonorità americane, sia su quello che si rifà alla Germania. Non faccio nomi, anche perché sarebbero troppi. Cercate in rete, ordinate Album e Demo, che ne vale la pena.
All'estero, ci sono valide Band in Irlanda, Europa Centrale, Usa, Colombia, Brasile … Davvero: è un Cosmo di possibilità che nessuno mai riuscirà ad esaurire e che, dunque, non richiede al Vero Appassionato alcuno sforzo di allontanamento dal proprio gusto e dalla propria indole.
La "vecchia famiglia" di Eutk vi ringrazia e vi saluta. Ora tocca a voi!
Join Us! Defend The Line! The Old Family is Still Alive …
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 28 mag 2009 alle 11:27

Piacevoli anche se un po' troppo derivativi (le somiglianze con gli Overkill, per lo meno dal vivo dove li ho ascoltati io, sono "consistenti"). I proclami di fede, invece, hanno rotto le scatole, soprattutto in tempi di revival selvaggio, di contro la percezione del p2p è lodevole.

Inserito il 25 mag 2009 alle 01:11

Grande gruppo che spacca sia su album che dal vivo! Provare per credere!