Pathosray - Prog all'italiana!

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Gruppo:Pathosray
[intro] Che il prog metal sia un genere più che gettonato, ai giorni nostri, è cosa ormai assodata. Meno ovvio è trovare bands, in Italia, che sappiano recepire ed elaborare in maniera convincente le suggestioni delle grandi bands americane. I Pathosray, a mio modesto parere, sono una realtà interessante e molto, molto piacevole. All'indomani della pubblicazione del loro secondo, bellissimo "Sunless Skies" (eccovi la recensione ) eccovi la mia intervista ad Alessio, bravissimo chitarrista della band.
Salve ragazzi, e benvenuti su Eutk! Ho avuto il piacere di ascoltare il vostro album, e l’ho trovato molto variegato, un disco di prog metal come dio comanda! Al di là della tecnica personale, da dove avete preso spunto per questo genere di musica? Quali sono le bands che hanno creato ed indirizzato il vostro sound?
Alessio: Ciao Pippo, grazie per aver ascoltato attentamene il disco e per l’apprezzamento. Lo spunto per il nostro sound viene da alcuni denominatori comuni tra i nostri ascolti e dai background di studi e progetti paralleli che ogn’uno di noi ha. Il prog settantiano è sicuramente il più evidente di questi riferimenti, Ivan che è il principale compositore ama e conosce profondamente i grandi gruppi di questo periodo sia internazionali che italiani come Banco del Mutuo Soccorso, PFM, Area, Genesis, King Crimson, Pink Floyd. Un altro punto di riferimento è sicuramente Mike Oldfield e per giungere al metal Opeth e Angra sono dei gruppi che hanno composto dei capolavori di classe e maturità che per noi sono stati illuminanti.
Ci potete spiegare l’enigmatica immagine della copertina?
L’immagine è stata disegnata da Gonzalo “Genzo” Ordonez che collabora da tempo con Phil Giordana dei Fairyland che ci ha messo in contatto con lui e che dopo aver ascoltato il disco si è dimostrato entusiasta di provare ad eseguire una bozza ispirata da alcune canzoni, questa è stata fantastica e abbiamo deciso di affidargli l’artwork di ” Sunless skies”. Il significato sta nell’immaginario che questo disegno evoca ossia una realtà in cui l’umanità si è resa schiava delle sue stesse azioni dettate da ignoranza, insensibilità (sia individuale che mediatica) e arroganza. Ovviamente questa vuole essere una provocazione che, presente nei nostri testi, speriamo non si riveli troppo simile a come si svilupperà la realtà.
Ho sentito molte chitarre su toni bassi: fate uso delle 7 corde o usate accordature alternative, chitarre baritone o cos’altro?
Sì, usiamo semplicemente chitarra a 7 e basso a 6 corde ma con accordatura abbassata di un semitono. Anche le chitarre acustiche e classiche partono dal Mib. Questa accordatura si adatta perfettamente al timbro di Marco e all’atmosfera tipica del nostro sound.
La stupenda produzione di questo album è frutto di un lavoro meticoloso e certosino; potete spiegarci come sono andate le registrazioni, e che percorso ha seguito il vostro “Sunless Skies” prima di arrivare tra le nostre mani?
Come forse sapete il disco è stato prodotto, nella sua fase iniziale, all’Artesonika Studio, gestito da Ivan e Fabio, i quali sono due sound engineer eccellenti e ciò ci ha conferito la massima serenità e la consapevolezza assoluta che chi registrava il disco conoscesse esattamente ciò che volevamo come prodotto finito…. Abbiamo avuto anche la possibilità di sperimentare a livello sonoro e di rivedere insieme alcuni arrangiamenti con la necessaria serenità fin ché abbiamo completato la fase di registrazione. Dopodiché abbiamo spedito il materiale ai Fascination Street Studio in Svezia, che ci avevano impressionato per la qualità dei loro ultimi lavori, (Paradise lost- Symphony X, Watershed- Opeth…) per la fase di mixaggio e mastering e fortunatamente hanno subito individuato il perfetto equilibrio tra definizione, potenza e corposità del suono. Al master è stato aggiunto l'artwork di Genzo e il layout di Marco e... via in stampa.
Mi piacerebbe molto complimentarmi personalmente anche con Marco, che ha in dono una voce davvero molto bella. E’ una dote che ha costruito con tanto lavoro e studio, o ha la fortuna di avere questa estensione in maniera naturale?
Per quanto riguarda l'estensione ritengo sia una sua peculiarità fisiologica che però lo studio ha contribuito ad irrobustire ed estendere ulteriormente ma a parte ciò Marco è un grande cantante grazie alla sua sensibilità musicale, che lo porta ad una resa notevole nelle timbriche più diverse e questa è una capacità che si acquisisce sì tramite un grande lavoro dal punto di vista tecnico ma che trova il suo sbocco grazie alla sua grande musicalità
Le vostre influenze spaziano di certo, ma la base è sicuramente nel prog metal più moderno. Prova, se ti va, a farmi una line-up ideale, prendendo un cantante, chitarrista, tastierista, bassista e batterista dalle bands che più preferisci!
Alessio : Beh qui parlo a nome mio… come voce probabilmente prenderei Russel Allen ( Symphony X) per il suo timbro strepitoso e la sua potenza, alla chitarra... Kiko Loureiro o Raphael Bittencourt ( Angra) per la loro infinita classe e creatività, al basso John Myung ( Dream Theater) o Felipe Andreoli ( Angra), alle tastiere Fredrik Hermansson (Pain of Salvation) o Michal Lapaj ( Riverside) oppure Andrè Matos (magari anche alla voce non sarebbe male però....: )) e alla batteria Thomas Haake, che però per l'occasione dovrebbe darsi una calmata! Oppure Martin Axenrot ( Opeth). Questi sono alcuni dei musicisti che più mi hanno emozionato e impressionato in ambito metal.
Avremo la possibilità di vedervi live? Dateci le ultime info sui vostri concerti.
Suoneremo sicuramente un sacco da quando sarà uscito l'album e potete trovare tutte le date sui nostri websites, per quanto stiamo pianificando un sacco di show proprio in questi giorni tra cui anche la data di presentazione di “Sunless skies”. Ovviamente la speranza è di fare un tour che parta dall'Italia con cui poter portare la nostra musica a tutti i nostri ascoltatori. Abbiamo inoltre una data al Progpower Scandinavia che è un'importante festival che si tiene a Copenaghen. Quindi invito tutti a passare a trovarci online per godere di tutte le novità sui concerti e sulla band.
Bolle già qualcosa in pentola? Avete già delle idee per il prossimo album? Avrete di certo composto del nuovo materiale, nel frattempo…
Durante la creazione di “ Sunless skies” abbiamo avuto un sacco di spunti da poter sviluppare nel prossimo lavoro e Ivan ha già molto materiale su cui sta lavorando. Dal canto mio sto scrivendo dei nuovi testi di cui sono soddisfatto e che probabilmente diventeranno materiale per il successore di Sunless skies. Siamo certi che con l'esperienza maturata con questa ultima “fatica” il prossimo lavoro ci darà grandi soddisfazioni.
Ok, a voi le ultime parole, ed ancora complimenti.
Vogliamo ringraziare infinitamente EUTK per l'attenzione che ci ha riservato fin dagli esordi e per le fantastiche recensioni che ha pubblicato, siete davvero un punto di riferimento per gli appassionati di questa musica in Italia e sappiamo quanto ci sia bisogno di recensori competenti nel nostro paese. Salutiamo tutti i vostri lettori e ringraziamo coloro che si sono interessati a noi.
Intervista a cura di Pippo ′Sbranf′ Marino

Ultimi commenti dei lettori

Inserito il 08 giu 2009 alle 17:04

Ho già comprato il Sunless Sky ed è stupendo! Non mi sarebbe spiaciuta una canzone lunga in più, ma tutto ciò che è presente nel CD farà la gioia di ogni amante della buona musica e dei dischi ben prodotti!