Gory Blister, il death metal è una forma d'arte

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Dopo aver ascoltato con sommo gaudio "Graveyard Of Angels", nuova release targata Gory Blister, il Vostro Affezionatissimo si è armato di penna e calamaio e ha buttato giù qualche domanda da fare al gruppo. Ne è uscita un'interessante chiacchierata, anche se non in "tempo reale". A voi tutti auguriamo una buona lettura.

Ciao ragazzi, innanzitutto vi faccio i complimenti per il vostro nuovo lavoro "Graveyard Of Angels". Per quel che mi riguarda è l'album con cui avete fatto il definitivo salto di qualità. Siete d'accordo? Siete soddisfatti del vostro nuovo "pargolo"?
Raff- Grazie Michele!...sono d’accordo. In ogni album ci sforziamo di dare un senso di continuità artistica e di crescita rispetto a quanto fatto precedentemente. Il 3° album è un passo importante ed eravamo consci che bisognava dare di più; non abbiamo voluto trascurare nulla, anzi a fronte dell’idea che avevamo del disco, ben chiara nella nostra testa, abbiamo curato in modo quasi maniacale i particolari, facendo fede anche alle esperienze acquisite sino a quel momento, mettendo in discussione ogni cosa, a cominciare dalla voce. Onestamente ti confesso che siamo molto soddisfatti e secondo me, senza nulla togliere ai precedenti lavori GRAVEYARD OF ANGELS è per ora il miglior album dei GORY BLISTER.
Ci spieghereste come è nato il disco? Chi si è occupato del songwriting, quanto avete lavorato ai pezzi e
come si sono svolte le registrazioni? Avete qualche aneddoto divertente da raccontarci?
Raff- Dopo il tour europeo di Skymorphosis, ho iniziato a buttare giù delle idee, registrandole nel mio Mac e chiudendole come in un cassetto. Di tanto in tanto riascoltavo e registravo dell’altro materiale. Quando dopo l’Evolution del 2006 erano ormai maturi i tempi per scrivere ed arrangiare il materiale per il nuovo album, abbiamo deciso con Joe la linea delle nuove canzoni; quindi ho fatto una selezione del materiale registrato scegliendo le songs che fossero in linea con l’idea del disco che avevamo concordato. Da quel momento sono iniziate come da prassi ore di prove in sala ad arrangiare e correggere, attraverso anche la registrazione di diverse demo per capire come il lavoro si stesse evolvendo.
Aneddoti in particolare durante il work in progress di scrittura, nessuno, ti confesso che in questa fase siamo un po’ austeri. In studio invece, diversi aneddoti, abbiamo provato a raccontarli con il video “Making Of” inserito come bonus nell’album.
Qual è il pezzo di "Graveyard Of Angels" che secondo voi rispecchia al meglio l'essenza dei Gory Blister nel 2009? Cosa è cambiato dai tempi di "Art Bleeds"? Personalmente direi che con il passare degli anni e dei dischi avete coltivato il vostro lato "progressive" ma siete anche diventati più incazzosi. Siete d'accordo?
Raff- Direi che hai colto in pieno il percorso di crescita della band. Veniamo dalla vecchia scuola anni ’90, la brutalità nella musica ci ha sempre affascinato. Non volevamo però che fosse solo un inserimento obbligato nel nostro sound in quanto cliché del Death Metal. Abbiamo voluto che la brutalità fosse integrata del tutto naturalmente come parte stessa del nostro stile. Quindi abbiamo cercato nel corso degli anni e degli albums partendo da ART BLEEDS, di lavoraci per gradi, affinché fosse una naturale conseguenza e non una forzatura. Graveyard Of Angels come giustamente facevi notare, mantiene il lato progressive della band sempre fondamentale, ma sprigiona anche una brutalità vicina ai canoni convenzionali del genere ma con la personalità GORY BLISTER. Onestamente credo che tutte le canzoni del nuovo album rispecchino l’essenza dei GORY BLISTER 2009…ma se proprio dovessi sceglierne una sola rappresentativa direi che SHINING HADES è quella giusta.
Impossibile non farvi una domanda sul pezzo posto in chiusura del disco, "Elapsed Time". Da chi e come è nata questa idea? E' una strada che pensate di battere ancora in futuro o dobbiamo considerarlo un "divertissment" estemporaneo? Come vedete il binomio metal-elettronica?
Raff- Elapsed Time non rappresenta una strada percorribile per il futuro dei GORY BLISTER. E’ stato un semplice esperimento estemporaneo nato dalla mia collaborazione con il produttore Maurizio”Masky”Brioschi (Allhelluja) che ha collaborato com me per i mix delle pre-produzioni di GRAVEYARD OF ANGELS. Anche un azzardo se si pensa che l’audience Metal è poco incline ai cambiamenti ed alle novità di un certo tipo. Il binomio Metal-Elettronica potrebbe funzionare, non siamo i primi a fare una proposta di questo tipo, ma personalmente credo che ogni contaminazione se sviluppata con competenza e determinazione possa portare a dei risultatati artistici di qualità, indipendentemente dai paraocchi che la gente può avere, basti pensare a cosa ha prodotto in passato il genio di John Zorn con ZDATIC E MR. BUNGLE e pochi altri…o anche commerciali, per esempio gli ANTHRAX ai tempi di Bring the Noise, sperimentando e contaminando con il Rap gettarono involontariamente le primordiali basi per quello che nel nuovo millennio è diventato Nu Metal… che in futuro si è contaminato con l’HardCore diventando MetalCore etc…..Sperimentare è come gettare un seme nella terra senza sapere quale pianta potrà nascere e fiorire, credo che ogni artista ogni tanto debba farlo.
Parliamo adesso dei testi. Chi è che se ne occupa nel gruppo, e di cosa parlano esattamente? Da dove traete ispirazione per scriverli?
Joe- per diverse ragioni che risalgono agli albori della produzione Gory Blister, sono sempre stato io il responsabile delle lyrics. Dati i miei studi letterari, non potevo che prendere spunto da scrittori e poeti principalmente di tradizione anglosassone e francese per le nostre canzoni. In Skymorphosis ho tentato di applicare la lezione dei grandi al mio mondo poetico, fatto di sogni siderali, pianeti e stelle cadenti. Era un mondo tutto proteso al “fuori”, inteso come fuga dal piano della vita terrena e quindi molto vicino a quello della morte. Il passo successivo è stato quello del ritorno. In Graveyard Of Angels ho cercato di scrivere una storia che proponesse un’interpretazione, per quanto personale, del mondo reale. Quindi partire da una creatura che difende il suo angolo di universo per arrivare a giudicare il comportamento insensato della razza umana. Questa specie di angelo-diavolo-umanoide cibernetico scopre che può salvare il suo mondo tornando indietro nel tempo e sterminando la vita sulla Terra, ma al suo ritorno trova una dimensione infernale. Perché non c’è buio senza luce, non vita senza morte, non bene senza male, non spirito senza corpo. Il cimitero degli angeli è dove gli opposti si compenetrano acquistando senso.
Personalmente, trovo che il metal estremo made in Italy in questi ultimi anni abbia fatto enormi passi in avanti. Dal canto vostro, che ne pensate dello stato di salute della nostra "scena"? Quali sono i gruppi tricolori che ritenete più validi?
Joe- Fortunatamente hai ragione. Qualche anno fa era un po’ più difficile rispondere a questo tipo di domande. Oggi ho l’imbarazzo della scelta. Vedi, dal punto di vista dei gruppi, tutti molto validi, come Illogicist, Slowmotion Apocalypse, Modern Age Slavery, Laeta Mors, giusto evitando i più storici che nominiamo sempre, la scena ha fatto il suo dovere, non c’è che dire. Purtroppo però, lo stato di salute complessivo della scena italiana è ancora compromesso dall’atteggiamento dei promoters e di molti discografici, troppo subalterni alle realtà estere, vedi Svezia, Germania o USA. Occorrerebbe creare tutta un’infrastruttura per cui i gruppi italiani più validi possano confrontarsi ad armi pari con quelli stranieri, almeno in casa nostra. Senza l’apporto del settore che organizza concerti, resteremo una scena di serie B.
La stagione estiva e dei festival open air è ormai alle porte. Quali sono i vostri progetti per l'estate 2009? Volete portare in giro la vostra nuova musica o preferite rimanere sdraiati su una spiaggia con un mojito in mano e godervi il meritato riposo?
Joe- Personalmente preferisco una Raffo(birra pugliese della provincia di Taranto) ghiacciata, grazie, al lettino davanti al bagnasciuga! No, vorremmo portare in giro il sound dei Gory Blister per quanto è possibile. Grazie al lavoro del nostro booking olandese dovremmo essere in grado di fare delle date a fine luglio nel paese dei tulipani; si parla dello Stonehenge festival, per esempio. Poi vedremo. I nostri progetti s’inquadrano comunque in un solo verbo: suonare! Chiaramente però, ponendosi dei minimi limiti, giusto per continuare ad avere una dignità. Vedi, è deprimente constatare come dal punto di vista della musica live, l’Italia e l’Europa siano così lontane.
Guardiamo al futuro. Avete già idee o programmi per il prossimo album? Magari qualcosa che è rimasto fuori dalle sessioni di "Graveyard Of Angels"...
Joe- Le idee non ci mancano mai! Ad ogni buon conto, un periodo di pausa è necessario, per metabolizzare nuove esperienze ed evitare di ripetersi troppo. Quando la spinta promozionale di Graveyard Of Angels si sarà esaurita ed avremo abbastanza ispirazione torneremo a fare brainstorming in sala prove. Non credo che avverrà prima dell’inizio del 2010.
Bene ragazzi, grazie della disponibilità! Ancora complimenti, chiudete come preferite l'intervista.
Joe & Raff- Preferiamo chiudere col solito discorso del filesharing. Da quello che possiamo vedere su internet, pare siamo abbastanza scaricati. Ci auguriamo che chi abbia a cuore una band come la nostra, dopo aver appurato che Graveyard Of Angels sia un gran disco, secondo i propri gusti, vada poi a comprarsi la sua copia, anche per avere un’idea della differenza che c’è fra un MP3 e la vera e propria produzione audio. Abbiamo un’altissima considerazione dei nostri fans e sappiamo che sarà così. Ma questo discorso vale in generale, anche per gli altri artisti. Scambiarsi files ha senso perché non si può acquistare la mole spropositata di release mensili, ma si può coscientemente scegliere i propri CD preferiti e comprarseli!
Grazie a EUTK e tutti i suoi lettori.
Death Metal Is A Form Of Art
Intervista a cura di Michele ’Coroner’ Segata

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