Just Me... Tommy Vitaly !

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Dopo le atmosfere Power Metal dei SevenGates e quelle più dark & gothic dei Vitaly, riecco Tommy Vitaly fare capolino su Metal.it con il suuo primo album solista, largamente strumentale: "Just Me" ... Tommy è un titolo autobiografico?

Ciao Sergio. Si, direi proprio di si. Il titolo dell'album racchiude un po' il senso di tutto quello che c'è al suo interno. Un disco al 100% Tommy Vitaly, in cui racconto un po' tutto me stesso come musicista, dal power metal, all'amore per la chitarra, al pianoforte. Tutto senza doversi confrontare con altre persone per qualsiasi tipo di scelta.
I musicisti che ti hanno accompagnato, sia il nucleo centrale sia i vari ospiti, non sono certo gli ultimi arrivati, anzi sono tutti di valore e di profilo internazionale, come sei entrato in contatto con ognuno di loro e sopratutto come li hai convinti della bontà del tuo progetto?
Sono stato davvero fortunato. Ho potuto far suonare sulla MIA musica alcuni dei musicisti di cui ero, e sono tutt'ora, un grande fan. Tutto è iniziato grazie a Rhino, ex-drummer dei Manowar, con cui ero in contatto amichevolmente tramite myspace da diversi anni. Durante gli anni aveva dimostrato sempre interesse verso i pezzi strumentali che postavo sul mio myspace, quindi mi è venuto spontaneo chiedergli se voleva partecipare alle registrazioni del mio primo disco solista, e si è dimostrato subito interessato e disponibile. Avendo Rhino come ospite alla batteria, è stato poi facile contattare anche Shankle per un'ospitata, e gli altri sono venuti tutti di conseguenza. Tutti i partecipanti hanno comunque voluto ascoltare i pezzi in questione prima di dire “si” o “no”, e molti si sono anche complimentati per il mio lavoro, rendendomi ancor piu' orgoglioso dei miei pezzi.
C'è invece qualcuno che ti ha dato il "due di picche"?
SI. Certo! Ahah! Allora, in primis Mats Leven. Mats, presentatomi da amici in comune, avrebbe dovuto cantare sui 2 pezzi cantati del disco. Avevamo già preso tutti gli accordi e lui aveva già tutto il materiale su cui lavorare. Ma dopo circa un paio di mesi, mi contatta dicendomi che si scusava, ma i troppi impegni sia “live” che in studio non gli permettevano di stare dietro al mio lavoro. Comunque è stato lui a suggerirmi il suo amico Thomas Vikstrom come cantante. Un altro a cui IO ho dato il 2 di picche è stato l'ex cantante dei Metalium (ora mi sfugge il nome) che, dopo avermi fatto i complimenti per la mia musica, mi ha chiesto un cifra a dir poco astronomica di soldi per registrare i pezzi!
Ma è stata maggiore la soddisfazione di poter incidere un album in loro compagnia o quella provata nel sentire nella sua completezza il lavoro svolto assieme una volta finito?
Direi entrambe allo stesso modo. La soddisfazione di incidere un album in loro compagnia è stata sicuramente enorme via via che avevo risposte positive di collaborazione e ricevevo i files da mixare, e sentivo come rendevano i pezzi con questi grandi musicisti. Poi però passa questa felicità. Invece, a lunga scadenza, mi ha dato forse piu' soddisfazione sentire come suonava l'album nella sua completezza. Ancora oggi mi dà molta soddisfazione da questo punto di vista.
Beh... dimentichiamo di dire che su "Just Me" trova posto anche J.S. Bach...
Si. La musica di Bach ha sempre avuto un posto importante durante i miei studi musicali. Ritengo Bach un genio. Forse il più geniale di tutti i musicisti. E mi pareva d'obbligo tributare con un pezzo in suo onore. Ho fatto diverse “prove” su diversi pezzi di Bach, e alla fine, quello che mi convinceva di piu' era proprio l'Aria delle Variazioni Goldberg.
Le canzoni che hai raccolto su "Just Me" erano da tempo nel tuo cassetto oppure sono tutte di recente composizione?
Erano tutte da tempo nel mio cassetto. Durante il corso degli anni, avevo messo in cantiere diverse idee strumentali, sia per chitarra che per pianoforte, e un paio di songs. Alla fine mi è venuto spontaneo mettere tutto insieme per “Just me”, anche se ero consapevole che fare un disco quasi tutto strumentale oggi come oggi è un grosso azzardo. In “Just me” c'è un po' di tutto, quindi mi domandavo anche quale potrebbe essere stato il target medio di ascoltatore per un disco del genere. Ma ora vedo che piace al metallaro, alle mamme e a chi ascolta pop, quindi va bene cosi! Ahah!
Come già anticipato si tratta di un lavoro in cui il tuo solismo ha un ruolo centrale, anche se nel suo complesso non si tratta della solita "sbrodolata" dell'ennesimo guitar hero, no?
Centrato al 100%!! Molti potrebbero pensare che un disco di un chitarrista rock/metal sia sicuramente un disco per sfoggiare l'abilità virtuosa, lo shredding, ma per me non è cosi. Ci sono centinaia di chitarristi in giro molto più bravi tecnicamente di me! Io ho solo voluto suonare quello che sentivo, senza dover dimostrare di essere piu' veloce o virtuoso di chissà chi! Certo, le mie influenze sono neoclassiche, quindi è inevitabile cadere in alcuni clichè del genere. Ma le “sbrodolate” di note buttate li tanto per correre non fanno per me. Come ho già detto in altre interviste il mio motto è “non importa quanto suoni veloce, ma quanto suoni profondo”!
Ma tu ti consideri un vero guitar hero?
Oddio... no di certo. Penso che si abusi troppo di questo termine oggi, per indicare una persona virtuosa dello strumento. Sento pochissimi chitarristi oggi che riescono davvero a trasmettere qualcosa, anche solo con 3 note.....figurati con 1000! ahah! E poi hanno tutti un suono fatto con lo stampino... oddio, ora entro in polemica, meglio fermarsi! ahah! Io comunque mi reputo solo un musicista metal, cresciuto a musica classica, a cui piace fare dei bei pezzi che possano trasmettere qualcosa nell'ascoltatore.
... ed un metallaro?
Si , assolutamente si se si intede uno che vive per la musica e per la musica metal. No se intendi uno che si veste e si atteggia in un certo modo. Ormai vado per i 40, il metal ce l'ho dentro tutti i giorni, ma al di fuori sono “normale”.
Pensi di riuscire a promuovere anche con delle date live "Just Me"?
Questa è una bella domanda. Sarebbe lo scalino da fare per poter decollare un po' di più. Per ora ho provato a mettermi in contatto con alcune persone del settore, ma senza esito positivo. Spero di poter realizzare qualche live il prima possibile, anche se forse al primo disco è una pretesa troppo alta. Comunque lotterò anche per questo. Intanto mi stò concentrando sui pezzi del secondo disco che sarà, al contrario di “Just me”, quasi tutto cantato.
Nonostante i buoni riscontri, negli anni i SevenGates non hanno avuto vita facile... come si stanno evolvendo le cose da quelle parti?
Mmmmm....direi a rilento. E' da un po' che stiamo lavorando al terzo disco, però anche qui abbiamo avuto difficoltà col cantante che, dopo un po' di tempo (TANTO!), ha deciso di “sparire”. E' stata sicuramente una band molto sfortunata negli anni. Io comunque, ho già comunicato agli altri membri che dopo le registrazioni del terzo disco uscirò dalla band per dedicarmi solo al mio progetto solista.
E gli altri tuoi progetti, ad esempio gli impegni con i Vitaly?
I Vitaly, parentesi gothic del mio percorso musicale, li ritengo sciolti. Sono stati una sorta di esperimento in alcuni anni un po' confusi, forse, della mia vita. Direi che ora ho trovato la mia giusta dimensione col mio progetto solista. Parallelamente alla mia attività solista, continuo a suonare in una cover band degli Helloween (Mr.Eagle) con cui mi diverto tantissimo quando ci esibiamo dal vivo (a proposito, dovremmo suonare il 31 ottobre in zona Lucca!).
Tommy non posso che ringraziarti: ora sei quasi "Finally Free"... devi solo concludere in piena liberà questa intervista!
Vorrei ringraziare Metal.it e te Sergio per questa intervista! Vorrei inoltre invitare tutti i lettori a dare un ascolto alla mia musica a www.myspace.com/tommyvitaly.
Presto sarà online anche il sito ufficiale www.tommyvitaly.com con tante cosette interessanti!
Chiunque fosse interessato all'acquisto del cd o ad avere qualsiasi info può scrivere a tommyvitaly@gmail.com
Un saluto a tutti e METALLO PER SEMPRE!!!
Intervista a cura di Sergio 'Ermo' Rapetti

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